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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2014 alle ore 16:48.
L'ultima modifica è del 28 gennaio 2014 alle ore 17:28.

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Non sono passati nemmeno sette mesi dall'ingresso di Zagabria nell'Unione europea e oggi l'Ecofin ha deciso di aprire la procedura per deficit eccessivo per la Croazia, approvando al tempo stesso una serie di raccomandazioni perché il deficit sia corretto entro il 2016, con misure da decidere entro il prossimo 30 aprile. Secondo i dati forniti dalle autorità croate, il deficit stimato per il 2013 è ampiamente sopra il limite del 3% del Pil, e aumenterà nel 2014 e nel 2015. Secondo le previsioni economiche elaborate dalla Commissione in autunno, fra il 2013 e il 2015 il deficit di Zagabria salirà sopra il 6% del Pil se non saranno decise misure correttive.

Questo - spiega una nota diffusa al termine dell'Ecofin - è dovuto in parte alla grave crisi economica, con una contrazione dell'attività economica di almeno il 12% rispetto al livello record raggiunto nel 2008. Quanto al debito, la Commissione lo stima al 59,7% del Pil nel 2013 e, a scenario invariato sul fronte delle politiche economiche, sopra il 60% quest'anno. I nuovi obiettivi fissati da Bruxelles sono al 4,6% del deficit per il 2014, al 3,5% per il 2015 e al 2,7% nel 2016, con un miglioramento annuale del bilancio strutturale dello 0,5% del Pil nel 2014, dello 0,9% nel 2015 e dello 0,7% nel 2016.

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