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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2014 alle ore 10:38.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2014 alle ore 18:27.

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È scattata la "ghigliottina" sul decreto Imu-Bankitalia che rischiava di non essere convertito in legge per l'ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle. La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha preso la decisione per evitare la decadenza del decreto (che scadeva alle 23,59 di stanotte). Subito dopo l'Aula della Camera ha votato il via libera definitivo al provvedimento: i sì sono stati 236, i no 209. Confermato dunque lo stop alla seconda rata Imu 2013.

Il Mef: su Bankitalia nessun regalo alle banche
Dopo il via libera al decreto la precisazione del ministero dell'Economia in merito alle nuove regole relative alla partecipazione al capitale della Banca d'Italia, fortemente contestate dalle opposizioni: «nessun "regalo" è stato fatto alle banche, perché la rivalutazione del capitale e una più equilibrata ripartizione delle quote di partecipazione alla Banca d'Italia non comportano alcun onere per lo Stato». La riforma di un assetto risalente al 1936 era urgente in vista dell'entrata in vigore del nuovo sistema unico di supervisione bancaria in ambito europeo, ha spiegato il Mef.

Bagarre in aula
Subito dopo il via libera in aula è scoppiata una bagarre. I Cinque stelle imbavagliati, con fischietti e cartelli hanno assalito il banco del governo dopo che la Boldrini ha annunciato la "ghigliottina" al decreto. Un enorme cartello con scritto "corrotti" é stato srotolato sotto lo scranno del presidente. I commessi già schierati a difesa dei banchi del governo hanno cercato di bloccare i 'grillini' che gridavano 'fascisti fascisti'. E anche i deputati di Fratelli d'Italia hanno issato un tricolore. La presidente, dopo una velocissima votazione, ha chiuso la seduta ma i grillini sono rimasti ancora in aula. I deputati di Sel dopo il voto finale hanno cantato a squarciagola "Bella Ciao". A seduta sospesa nessuno abbandona l'Aula. I Cinque Stelle hanno risposto cantando l'Inno di Mameli. Poi il M5S ha occupato l'aula e i deputati stellati hanno annunciato che «non tornerannio pacificamente in aula». Un video pirata girato in aula è stato pubblicato sul sito di Grillo.

Occupate le commissioni Giustizia e Affari costituzionali
Dopo la protesta andata in scena in aula della Camera sul voto finale al decreto Imu-Bankitalia, i grillini bissano con l'occupazione delle commissioni. La prima é stata la commissione Giustizia, riunita per esaminare il decreto legge carceri. La seconda la sala Mappamondo di Montecitorio, dove si sta riunendo la commissione Affari costituzionali sulla riforma elettorale. Le sedute vengono sospese.

Dambruoso annuncia: denuncerò la deputata Sarti
La deputata del Movimento 5 Stelle, Loredana Lupo, ha denunciato ai giornalisti l'aggressione ricevuta in aula dal questore Stefano Dambruoso (Sc), durante la bagarre, mentre la grillima andava verso i banchi del governo: «Un uomo di due metri mi ha aggredito dandomi uno schiaffo in faccia, facendomi saltare una lentina». Dambruoso nega: «Ho solo cercato di evitare che tre persone che si stavano avventando verso la presidenza raggiungessero la Boldrini», ha raccontato il questore della Camera ai giornalisti in Transatlantico. La Lupo ha chiesto i filmati. Intanto si apre una discussione a distanza fra Dambruoso e la depuata Giulia Sarti che scrive su Twitter: «'Nella mia vita ho picchiato tante donne, non sei la prima' detto da Stefano Dambruoso a Loredana Lupo del M5s». Immediata la risposta di Dambruoso: «Procederò a denunciare la deputata Sarti - ha annunciato - che ha scritto frasi da me mai pronunciate nei suoi confronti anche perché non l'ho mai vista in aula». Il parlamentare di Scelta civica ed ex noto magistrato anti-terrorismo, ha ricevuto «l'invio di centinaia di messaggi minatori nei confronti e della mia famiglia». E ancora: «Non é questa l'attività di dissenso politico democratico che mi sarei aspettato arrivando, da neofita, alla Camera».

Si erano iscritti a parlare in 173

I Cinque stelle si erano iscritti in massa per prendere la parola e anche le altre opposizioni, Sel e Lega hanno fatto aggiungere tutti i loro deputati in lista per esprimere le dichiarazioni di voto. In totale gli iscritti erano 173 e ognuno di loro aveva a disposizione dieci minuti. Se tutti avessero parlato le dichiarazioni di voto sarebberio durate 1.730 minuti, ossia quasi 30 ore. Dunque ormai la "tagliola" era inevitabile. Senza la conversione in legge del decreto gli italiani pagherebbero la seconda rata dell'Imu, un esborso per i cittadini sulla prima casa di 2,2 miliardi.

Cosa è la "ghigliottina"

Casaleggio: la "tagliola" non esiste
«La tagliola non esiste: sarebbe una decisione extraprocedurale», aveva dichiarato il cofondatore del M5S, Gianroberto Casaleggio, che alla domanda dei giornalisti se una eventuale decisione in questo senso della presidente della Camera sarebbe un vulnus per il Parlamento risponde: «questo lo lascio decidere alla presidente».

M5S: stralcio o continua ostruzionismo

Il M5S intanto, dopo una riunione del gruppo, aveva chiesto di approvare subito una proposta di legge in commissione in sede deliberante per scongiurare il pagamento dell'Imu sulla prima casa o stralciare le norme su Bankitalia dal decreto all'esame dell'Aula di Montecitorio. A questo il M5S aveva subordinato la rinuncia all'ostruzionismo sul dl Imu-Bankitalia.

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