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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2014 alle ore 12:09.
L'ultima modifica è del 10 febbraio 2014 alle ore 22:48.

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Speranza (Pd): ennesima gazzarra contro il capo dello Stato
«Sconcertante l'ennesima gazzarra sollevata contro il Presidente Napolitano», ha sottolineato in una nota Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, riferendosi alle anticipazione del libro di Alan Friedman. «Il 2011 é stato uno degli anni più difficili - ha precisato - e la situazione economica e politica preoccupava giustamente la massima istituzione dello Stato. La verità che Forza Italia deve ricordare é che Berlusconi e Tremonti hanno nascosto per anni la crisi portando il paese sull'orlo del baratro e ancora oggi gli italiani sono costretti a pagare gli errori di quel disastroso governo».

M5S: adesso anche Fi vuole che re Giorgio vada via
Caustico il commento del M5S sul blog di Beppe Grillo: «E alla fine, tutti saltarono sul carro dell'impeachment». C'é voluto, è scritto sul blog, «qualcuno che ci mettesse la faccia davvero forse perché ha una faccia pulita, mentre il clan degli scontenti ruminava nelle segrete stanze per cogitare i soliti oscuri sgambetti. Ieri esce la 'rivelazione' sulla messa sotto inchiesta del pm Di Natteo, voluta dal presidente, rivelazione che per i giornalisti siciliani era cosa nota da tempo immemore ma rimasta inascoltata da tutti. Oggi, ancora più clamoroso, esce un'anticipazione sul libro di Friedman 'Ammazziamo il gattopardo' in cui una frase di De Benedetti, tessera numero 1 del Pd, comunica al mondo che Napolitano cercava di fare le scarpe a Berlusconi da molto prima dell'avvento del famigerato spread, usato come scusa e forse come mezzo di persuasione per mettere Monti là dove si puote ciò che si vuole». Ora, aggiungono, «l'intera Forza Italia si solleva per chiedere che re Giorgio se ne vada. Tutto ciò nei giorni in cui si discute la messa in stato d'accusa chiesta dal M5s». E chiedono che chi « vuole inchiodare re Giorgio alle sue responsabilità accolga le richieste dell'impeachment presentato dal M5s affinché sia discusso pubblicamente in parlamento al cospetto del popolo italiano».

Minzolini: valutare con maggiore attenzione la richiesta di impeachment
Il senatore di Fi, Augusto Minzolini, ha invitato a valutare «sempre con maggiore attenzione» la richiesta di impeachment del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, presentata dall'M5S. «Da anni ripeto che quanto avvenne nell'estate del 2011 - ha dichiarato il senatore di Forza Italia - somiglia molto a un complotto internazionale per far fuori il governo Berlusconi che ha avuto grosse complicità anche nel nostro paese. Le rivelazioni del libro di Friedman sono un ulteriore conferma che in quell'occasione fu spazzato via dallo scenario europeo il premier e un governo, che si opponevano alle mire egemoniche della Germania sulla Ue e a una politica che ha provocato, com'é oggi sotto gli occhi di tutti, miseria nella maggior parte dei paesi dell'Unione e benessere solo a Berlino».

Gelmini: dimissioni di Berlusconi risultato di una trama politica

Per il vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati, Maria Stella Gelmini, le anticipazioni del libro di Alan Friedman «mettono il sigillo dei fatti su quelle che fino a ieri venivano liquidate come congetture o supposizioni. La dimissioni del premier Silvio Berlusconi, nel novembre 2011, furono invece il risultato di una trama politica, secondo le cronache di Friedman, che ebbe una lunga gestazione sotto la regia del presidente della Repubblica. Se già nel giugno di tre anni fa Mario Monti, non ancora senatore a vita, aveva ricevuto segnali dal presidente Napolitano ed era stato interpellato sulla sua eventuale disponibilità a formare un nuovo governo, è di tutta evidenza che l'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi era finito nel mirino di chi aveva interesse a spodestarlo».

Gasparri: squarci inquietanti sull'estate 2011
È andato su tutte le furie anche Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, per il quale il libro di Alain Friedman «apre squarci inquietanti sull'estate del 2011. Il Quirinale preparò anticipatamente il governo Monti? Chi ha detto la verità? Chi ha mentito? Che contro Berlusconi ci sia stato un complotto è un fatto. Cominciò Fini sottraendo alla coalizione di centrodestra parlamentari eletti con Berlusconi presidente. Hanno certamente continuato altri. Il governo Monti non spuntò come un fungo. Ci furono chiare manovre interne e internazionali. Mi pare scontato. Non si potrà archiviare questa vicenda con una scrollata di spalle. Bisogna dire la verità sulla storia italiana recente».

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