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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2014 alle ore 18:38.
L'ultima modifica è del 17 febbraio 2014 alle ore 20:54.

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Vladimir Luxuria è stata bloccata da poliziotti e agenti in borghese all'ingresso dello stadio di hockey dove si stava recando a vedere una partita dei Giochi di Sochi. (Ansa)Vladimir Luxuria è stata bloccata da poliziotti e agenti in borghese all'ingresso dello stadio di hockey dove si stava recando a vedere una partita dei Giochi di Sochi. (Ansa)

Sono stati già liberati Vladimir Luxuria e i due inviati delle Iene bloccati stasera dalla polizia all'ingresso dello stadio di hockey del parco olimpico di Sochi e "abbandonati" poco dopo lungo una statale: lo ha riferito all'Ansa Amedeo Grieco, uno dei due inviati delle "Iene". Vladimir Luxuria - e con lei gli inviati delle Iene Pio D'Antini e Amedeo Grieco - erano stati bloccati da poliziotti e agenti in borghese all'ingresso dello stadio di hockey dove si stavano recando a vedere una partita dei Giochi di Sochi. Tutti e tre caricati a bordo di un'auto all'interno di un vicino parcheggio e sono stati portati via.

Vestita in versione arcobaleno, Vladimir Luxuria aveva sfilato indisturbata per tutto il parco olimpico, accolta quasi come una star, bersagliata da fotografi, cameraman e giornalisti. Dirigendosi verso lo stadio per la partita di Hockey, Luxuria ha precisato che non protesterà contro la legge russa che vieta la propaganda gay esibendo scritte ma gridando anche in russo «Gay è ok».

Anche ieri Luxuria era stata bloccata dagli agenti russi e poi rilasciata. «Ieri sera la polizia mi ha fermato e portato in caserma per un controllo, poi mi ha chiesto di non esibire scritte legate alla propaganda gay": lo ha detto all'Ansa la transgender Vladimir Luxuria, riferendo di non aver ricevuto «alcuna contestazione formale».

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