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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2014 alle ore 20:28.
L'ultima modifica è del 02 marzo 2014 alle ore 14:31.

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Su richiesta della Gran Bretagna, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione straordinaria sui drammatici sviluppi della crisi ucraina. Mentre su Twitter il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, scrive che «La Russia deve rispettare la sovranità, l'integrità territoriale ed i confini dell'Ucraina». Anche il "ministro degli esteri" Ue Catherine Ashton «deplora» la decisione russa di usare le forze armate in Ucraina, lancia un appello a Mosca affinché ciò non avvenga e giudica «inaccettabile» qualsiasi violazione dell'unità, sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina.

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, esorta al rispetto dell'integrità territoriale dell'Ucraina e che venga immediatamente riportata la calma nell'ex repubblica sovietica. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Martin Nesirky.

Il ministro egli esteri greco e presidente del Consiglio dei ministri esteri Ue Evangelos Venizelos partirà domani mattina da Roma per l'Ucraina. Farà tappa a Marioupol, dove vive una folta comunità di origine greca. Poi a Kiev, dove vedrà leader politici ed istituzionali ucraini. L'ex premier ucraina Iulia Timoshenko, invece, è attesa a Mosca il 3 marzo. Lo fa sapere l'agenzia di stampa statale russa Itar-Tass.

Intanto il capo del Pentagono Chuck Hagel, i vertici militari e i responsabili dell'intelligence hanno raggiunto il presidente americano alla Casa Bianca. Lo rende noto la Cnn. Di fatto sembra si sia tenuta una riunione del Consiglio Nazionale di Sicurezza, malgrado manchi una comunicazione ufficiale. Un segno ulteriore dell'allarme dell'amministrazione Usa in queste ore in seguito alla crisi ucraina. Come dimostrano i colloqui tra il segretario alla Difesa americano, Chuck Hagel, e il collega russo, Sergei Shoigu, dopo il via libera del Senato di Mosca alle operazioni militari in Ucraina.

Intanto la Russia fa capire di non tollererà alcuna ingerenza americana. La commissione esteri del Senato russo ha chiesto al presidente Putin di richiamare l'ambasciatore russo negli Stati Uniti in relazione alle affermazioni di Barack Obama sull'Ucraina, riferisce la Ria Novosti citando la presidente del Senato Valentina Matvienko.

Formalmente è stata la Camera bassa del Parlamento russo a chiedere al presidente Putin di adottare misure per stabilizzare la situazione nella regione ucraina di Crimea e di utilizzare «tutte le possibilità« per proteggere la popolazione locale. «Il Consiglio della Duma di Stato, in nome dei deputati, ha chiesto al presidente di prendere misure per stabilizzare la situazione in Crimea e utilizzare tutte le possibilità disponibili per proteggere la popolazione della Crimea da illegalità e violenza» ha detto il presidente Sergei Naryshkin in una dichiarazione letta alla televisione di Stato.

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