Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2014 alle ore 19:10.
L'ultima modifica è del 11 marzo 2014 alle ore 12:43.

My24

Il taglio al cuneo fiscale annunciato dal Governo Renzi sarà coperto in modo permanente da tagli alla spesa pubblica. Questa la promessa con cui il neo ministro all'Economia, Pier Carlo Padoan, ha esordito a Bruxelles alla sua prima riunione dell'Eurogruppo quale rappresentante dell'Italia. Nell'illustrare ai colleghi europei la nuova agenda dell'Esecutivo, Padoan ha sottolineato come in Italia ci sia bisogno di un orizzonte a medio termine, l'unico in grado di rendere «tangibili i risultati delle riforme strutturali».

Spending review strumento fondamentale
In questa prospettiva, ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa seguita alla riunione con i colleghi europei, la spending review costituisce uno «strumento fondamentale, non solo uno strumento per ottenere risorse, ma anche per cambiare meccanismi di spesa, é una riforma strutturale». Entrando più nei dettagli, il ministro ha quindi ricordato i cardini del programma di Governo sul fronte dei conti pubblici, che «passa per riforme strutturali, con riduzione del cuneo coperto in modo permanente da tagli di spesa, condizione importante per garantire la sostenibilità di bilancio». Il Governo italiano, ha poi aggiunto, non viene a Bruxelles «per chiedere favori ma per fare delle cose».

Pil, numeri dell'Italia più vicini che in passato a stima Ue
Parlando invece delle stime sul Pil nazionale, il ministro mostra ottimismo, e spiega che «I numeri che abbiamo sott'occhio sono più vicini a quelli della Commissione di quanto non fossero in passato. Il mio atteggiamento è di esser prudente, preferisco tenermi basso».

Vincoli di bilancio non in discussione, ma accento su lavoro e crescita
La priorità per l'italia, aggiunge il neo inquilino di via XX settembre, « é naturalmente quella di politiche a favore di crescita e occupazione, non disperdendo l'enorme risultato di avere oggi finanze pubbliche più sostenibili di qualche tempo fa, sarebbe una sciochezza, per usare un understatement». Poi rassicura: «Mettere in discussione vincoli e regole vorrebbe dire che quel che si é fatto era sbagliato, ma per me non era così. Spostiamo l'enfasi su crescita e occupazione».

Riforme: partire subito, risultati nel giro di 2-3 anni
Dal ministro, anche alcune indicazioni sull'arco temporale necessario per fare un bilancio delle riforme su cui punta il Governo. Con le riforme, ha sottolineato ai giornalisti, «bisogna cominciare subito. I risultati saranno crescenti nel tempo e saranno probabilmente significativi nel giro di due-tre anni».E riferendosi ad uno degli interventi più attesi, il taglio del cuneo fiscale, ha ribadito che «Lo sforzo di aggiustamento strutturale in un orizzonte di medio termine, nel quale si pone il Gverno, passa per le riforme strutturali, per la riduzione del cuneo fiscale», che sarà «coperta in modo permanente da tagli di spesa».

Scelte in linea con quelle del Governo Letta, ma accelerate
Nel corso della conferenza stampa, Padoan ha chiarito come molte delle iniziative del nuovo Esecutivo siano «in linea con la direzione e gli obiettivi del Governo precedente», ma con una differenza: «intendiamo accelerare i meccanismi di implementazione che portano altre risorse, come la spending review che é uno strumento fondamentale».

Saccomanni: taglio tasse possibile, problema è individuare tagli alla spesa
Quasi in contemporanea, in Italia, le parole di Padoan si sono rispecchiate nell'intervento dell'ex ministro dall'Economia Fabrizio Saccomanni, che intervendendo ad "Otto e mezzo", su La7, ha spiegato di ritenere «possibile» una riduzione delle tasse, e che «il problema è trovare le risorse facendo un taglio energico della spesa». Commentando le dichiarazioni di Padoan, Saccomanni ha ricordato che «Anche l'esecutivo Letta ha iniziato un progetto che prevedeva la riduzione della spesa e delle tasse. Abbiamo impostato un lavoro di medio periodo, Cottarelli ha preso servizio ad ottobre con un programma che sarebbe stato ultimato entro febbraio e a marzo avremo preso una decisione».

Debiti Pa, Governo al lavoro per evitare nuovo "accumulo"
Il ministro Padoan ha poi preannunciato un nuovo «strumento legislativo», su cui «il Governo è al lavoro», per collegare «il completamento del processo di pagamento dei debiti della Pa al riassetto permanente del sistema, per evitare che l'accumulo si ripresenti». Il provvedimento citato dal ministro dovrebbe essere ormai ad uno stadio molto avanzato di stesura, e potrebbe arrivare all'attenzione del Consiglio dei ministri in tempo per la prossima riunione, fissata per mercoledì prossimo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi