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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2014 alle ore 10:09.
L'ultima modifica è del 14 marzo 2014 alle ore 11:22.

È sempre più fitto il mistero dell'aereo scomparso. Il Boeing 777-200 della Malaysia Airlines, volo MH370, sparito sabato con 239 persone a bordo potrebbe essere caduto vicino alle Isole Andamane, un arcipelago situato nella Baia del Bengala, tra l'India e la Birmania.

Le ultime rilevazioni emerse dai radar militari della Malaysia evidenziano che l'aereo potrebbe essersi deliberatamente diretto verso le Andamane. L'ipotesi che si sta esplorando è che l'aereo sia stato dirottato da qualcuno capace di pilotare e deviare la rotta centinaia di miglia fuori da quella abitualmente seguita dagli aerei nella tratta Kuala Lumpur-Pechino.

Quello del Boeing della Malaysia Airlines si sta prefigurando come uno dei grandi misteri della moderna aviazione. A una settimana di distanza dalla scomparsa dai radar non è stata rinvenuta nessuna informazione capace di dipanare la matassa.

Sono dodici i Paesi che hanno messo a disposizione navi e aerei militari per ricercare i resti dell'aereo. L'ipotesi delle Isole Andamane, duramente colpite alcuni anni fa dallo tsunami, sarà seguita con particolare attenzione nei prossimi giorni.

Oggi, intanto, la Malaysia ha confermato che la ricerca del B-777 disperso da sabato è stata allargata all'Oceano Indiano. In una conferenza stampa organizzata per aggiornare sullo stato delle ricerche, le autorità di Kuala Lumpur hanno confermato che ancora non conoscono la sorte dell'aereo, sparito con 239 persone a bordo.
Nel frattempo, l'Amministrazione Usa ha inviato un cacciatorpedinieere e un sofisticato aereo per la perlustrazione nell'Oceano indiano, centinaia di chilometri ad ovest della Malaysia; fonti anomime, accreditate come vicine alle indagini dai media americani, hanno rivelato infatti che l'aereo volò molto più a lungo di quanto si sia pensato finora e inviò segnali raccolti dai satelliti per cinque ore dopo la sua apparente scomparsa.
Alle ricerche al momento partecipano 59 unità navali e 48 aerei di 13 Paesi.

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