Impresa & Territori Made InNuovo stadio del Milan sull'area Expo, si muove Barbara Berlusconi
Nuovo stadio del Milan sull'area Expo, si muove Barbara Berlusconi
di Michela Finizio | 14 marzo 2014
Il Milan fa un passo avanti verso la realizzazione dello stadio di proprietà. A firma dell'ad Barbara Berlusconi, il club ha inviato ufficialmente oggi la propria manifestazione d'interesse per l'acquisizione di parte della area destinata ad ospitare l'Expo fino al 31 ottobre del 2015.
La manifestazione di interesse del Milan riguarda uno stadio della capienza massima di 60mila spettatori, da realizzare su un'area di 120mila metri quadrati. A quanto risulta, il club rossonero ha completato un business plan analitico, con il dettaglio di costi e ricavi, ed è partito lo studio per tradurlo in un progetto ingegneristico.
Ruota, infatti, intorno al progetto del nuovo stadio il futuro dell'area Expo, a nord ovest di Milano, una volta chiusi i battenti della kermesse internazionale. Un avviso pubblico, che chiuderà lunedì 17 marzo, ha invitato i player interessati a presentare le loro proposte per la realizzazione di un polo sportivo multifunzionale (comprensivo di stadio), nella speranza di intercettare l'offerta migliore. Finora, a quanto si apprende, è solo il Milan ad essersi fatto avanti.
L'avviso è stato pubblicato dalla società Arexpo (Comune di Milano e Regione Lombardia, seguiti da Fondazione Fiera di Milano, Comune di Rho e Provincia di Milano) in questi giorni al Mipim di Cannes proprio per cercare investitori interessati allo sviluppo dell'area dopo Expo 2015. Le attese sono di ottenere almeno 40-50 milioni di euro dalla cessione del "pacchetto stadio". Ad apprendere la notizia di ritorno da Cannes è lo stesso presidente di Arexpo, Luciano Pilotti: «È una buona conferma per lo sviluppo futuro dell'area - afferma -, in parte ce lo aspettavamo in linea con le lettere che il Milan aveva già inviato alla società. I dettagli dell'offerta li apprenderemo solamente lunedì, dopo le 12.30, quando apriremo le buste e scopriremo se si tratta dell'unica manifestazione di interesse pervenuta».
A fare da benchmark in queste ore è l'operazione Juventus Stadium, l'unico investimento paragonabile oggi in Italia, che - come ha ricordato la stessa società sportiva torinese, invitata a partecipare alla presentazione del masterplan post Expo a Milano - ha richiesto 20 milioni per l'acquisizione del diritto di superficie per 99 anni, a cui si sono aggiunti altri 11,7 milioni per l'area adiacente Continassa (33mila mq di slp). E in quel caso, per giunta, l'area acquisita non era nemmeno stata bonificata né dotata di infrastrutture.
Come previsto dal masterplan post Expo, l'intera area extraurbana dove si terrà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 l'evento internazionale, andrà all'asta al massimo i primi giorni di aprile 2014. «Si partirà con una gara unica - ha fatto sapere in passato Arexpo - suddivisa in due o tre segmenti». La superficie totale interessata è di circa 105 ettari, ma le aree dove si concentreranno i volumi sono inferiori a 23 ettari, per una edificabilità massima complessivamente realizzabile di circa 489mila mq. A cui si aggiungono ulteriori 30mila mq edificabili destinati all'housing sociale. Lo stadio, appunto, occuperebbe 12 ettari. Nel restante mix di destinazioni previste dal masterplan prevalgono alcune funzioni innovative tutte da inventare (dal polo delle eccellenze alla casa del terzo settore nella Cascina Triulza), solo il retail è escluso vista la vicinanza al polo di Arese e di Cascina Merlata.