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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2014 alle ore 11:33.
L'ultima modifica è del 22 marzo 2014 alle ore 11:26.

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Il clima di spending review che si respira nelle ultime settimane soprattutto sul fronte dei manager statali non sembra piacere all'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che oggi si è detto pronto a lasciare il vertice delle Fs se il governo Renzi taglierà il suo stipendio. A Bologna per il congresso nazionale delle coop di produzione e lavoro, Moretti ha usato parole nette sull'ipotesi di un passo indietro: «Il governo fa le scelte che desidera. Sconterà che buona parte dei manager vada via: lo deve mettere in conto», dicendosi «senza dubbio» pronto a trovarsi un altro lavoro. A lui ha replicato da Bruxelles il premier Matteo Renzi: «Sono convinto che quando Moretti vedrà la ratio (dell'intervento sugli stipendi dei dirigenti pubblici, ndr) sarà d'accordo con me». E Moretti di rimando: «Di Renzi mi fido»

Sbagliato imporre un tetto pari allo stipendio del capo dello Stato
«Ci sono forse casi da rivedere - ha spiegato Moretti - ma la logica per cui chi gestisce imprese grandi e complesse deve stare sotto al presidente della Repubblica è sbagliata. Sia in Usa che in Francia e in Germania, il presidente della Repubblica prende molto meno dei manager delle imprese di Stato. Del resto, ha aggiunto l'ad Fs, «queste sono dinamiche diverse, perché un conto è stare sul mercato e un conto è fare una scelta politica».

Senza stipendi adeguati impossibile attrarre manager capaci
Lo stipendio del manager è oggi di 850mila euro l'anno, ma, ha sottolineato Moretti, «il mio collega tedesco piglia tre volte e mezzo tanto. Siamo imprese che stanno sul mercato ed è evidente che dobbiamo avere la possibilità di retribuire non alla tedesca, né all'italiana, ma un minimo per poter fare sì che i manager bravi vengano dove ci sono imprese complicate e dove c'è un rischio da dover prendere ogni giorno». Quindi, ha messo in guardia Moretti, «senza stipendi adeguati, in imprese come la nostra che fatturano 10 miliardi di dollari all'anno e sono fra le più grandi e complesse in italia, difficilmente ci vanno».

La replica di Renzi: Moretti capirà
Pronta la replica di Renzi. A Bruxelles, nel corso della conferenza stampa finale dei lacori del Consiglio europeo, il premier ha risposto così alle critiche di Moretti: «Confermo l'intervento sugli stipendi dei dirigenti pubblici. Sono convinto che quando Moretti vedrà la ratio sarà d'accordo con me».

Moretti a Renzi: di lui mi fido
«Di Renzi mi fido». Così l'ad di Fs, Mauro Moretti, dopo che il premier ha annunciato che il taglio alle retribuzioni dei manager pubblici sarà fatto con "ragionevolezza". Intercettato all'uscita dalla Camera, Moretti ha detto all'Ansa che si tratta di «belle» proposte,

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