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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2014 alle ore 15:36.
L'ultima modifica è del 24 marzo 2014 alle ore 13:08.

Il Governo non cambia linea: vanno ridotti gli stipendi dei manager pubblici. «Resisteranno a parole ma poi ovviamente è naturale che le cose cambino, non è possibile che l'Ad di una società guadagni 1000 volte in più dell'ultimo operaio, torniamo ad un principio di giustizia sociale. Noi non molliamo», confida il premier Matteo Renzi al Tg1 parlando della rivolta dei super manager.
Ora pero nell'agenda Renzi è il turno della riforma del Senato. È questo il "piatto forte" della settimana politica di Matteo Renzi. In agenda anche la visita a una scuola a Scalea e il doppio incontro con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il capo del governo, che trascorre una domenica in famiglia, è reduce da una sette giorni tutta incentrata sui rapporti con la Ue. Renzi ha cercato di convincere l'Unione Europea a concedere una maggiore flessibilità nella gestione del debito, così da liberare risorse da destinare alla crescita. Venerdì sera Renzi ha cenato con il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, per chiudere la pratica Def, il Documento di economia e finanza.
Il vertice dell'Aja sulla sicurezza nucleare e il G7 sull'Ucraina
Si comincia dalla trattativa contro la proliferazione di armi nucleari. Domani Renzi parteciperà al vertice internazionale dell'Aja sulla sicurezza nucleare a cui partecipano 58 paesi. Il premier avrà colloqui bilaterali con il premier giapponese Shinzo Abe e quello canadese Stephen Harper. A margine del vertice si terrà anche un G7 sulla sicurezza dopo la crisi ucraina. E per Renzi sarà anche l'occasione per un primo incontro da premier con il presidente Obama, che ospiterà poi giovedì a Roma.
Gli incontri con Obama
I due si erano già visti, per un breve saluto quando Renzi era sindaco di Firenze, ma lunedì e martedì in Olanda e giovedì a villa Madama ci sarà l'occasione per discutere in modo approfondito dei diversi dossier aperti: dalla Libia alla Siria, dagli F35 all'Ucraina, dal Libano all'Afghanistan. Obama ha già fatto sapere di essere ansioso di incontrare il premier italiano. Sul tavolo anche la proposta italiana per una Ue meno rigida, ipotesi che non viene osteggiata dal presidente Usa.
La trasferta a Milano per rassicurare su Expo 2015
Una volta tornato in Italia, Renzi visiterà una nuova scuola, consuetudine abbandonata la scorsa settimana per impegni istituzionali. Questa volta a Scalea, di nuovo nel Sud. Ma al nord il premier si dedicherà dieci giorni dopo, con due visite a Milano e nel Veneto.
Nella capitale lombarda, Renzi andrà per rassicurare l'ad di Expo Giuseppe Sala, dopo l'allarme di ieri: il presidente del Consiglio chiarirà che il governo ha intenzione di dare il massimo impulso ai lavori di preparazione della manifestazione del 2015. «Ce la faremo, lItalia farà una figura eccezionale» ha fatto sapere ieri il premier ieri al telefono.
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