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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2014 alle ore 16:21.
L'ultima modifica è del 25 marzo 2014 alle ore 21:13.

Emissioni per 400 miliardi, non dobbiamo incrinare la fiducia degli investitori

Visco ha sottolineato che è tornata la fiducia sui titoli italiani. Lo spread risente ancora dell'alto debito e della bassa crescita, ha ricordato che il differenziale con i bund tedeschi è sotto i 200 punti base ma questo divario va ridotto ancora visto che prima della crisi del 2008 era sotto quota 50 punti. «In Italia il divario di rendimento tra i Btp decennali e i corrispondenti titoli tedeschi é tornato sotto i 200 punti base. Le stime della Banca d'Italia - ha ribadito Visco - indicano che il miglioramento riflette soprattutto l'abbattimento del rischio di disgregazione dell'area dell'euro. Emergono rinnovati segnali di interesse per i mercati italiani, incluso quello dei titoli di stato, che si riflettono in un calo della posizione debitoria della Banca d'Italia nel sistema target2: alla fine di febbraio questa era scesa a 190 miliardi di euro, quasi 100 in meno rispetto al picco raggiunto nell'agosto del 2012». Questi risultati «sarebbero stati impossibili senza l'avvio a soluzione degli squilibri nazionali e la riforma della governance europea». I rischi sono ancora presenti ha ammonito il Governatore « le tensioni sono pronte a riaccendersi».

Il governatore ha poi ricordato che il Tesoro fa ricorso annualmente ai mercati emettendo titoli per 400 miliardi di euro. «In un contesto ancora carico di tensioni, basta poco a incrinare la fiducia degli investitori» ha ammonito Visco. «Per il nostro paese il vero vincolo di bilancio - avverte - é dato dalla necessità di garantire la sostenibilità del debito pubblico e di mantenere il pieno accesso al mercato finanziario». Quanto al venir meno della fiducia, Visco ricorda quanto successo tra l'estate del 2011 e la primavera del 2012 «quando la quota di titoli pubblici italiani in mani estere scese drasticamente».

Piano Omt per correggere percezione errata del rischio

L'obiettivo del piano Omt, gli acquisti di titoli di Stato varato dalla Bce e mai usato finora, «é di ridurre la componente dei differenziali legata a fattori indipendenti dalla sostenibilità finanziaria dei singoli Paesi» ha sottolineato Visco. Aggiungendo che «l'intervento non mira a sostenere l'acquisto di titoli rischiosi ma a coreggere l'errata percezione di tale rischio». L'adozione delle Omt, ha detto ancora «é volta a preservare la trasmissione della politica monetaria nell'area dell'euro, messa a repentaglio dalle distorsioni nei mercati finanziari indotte dalla crisi dei debiti sovrani». Il loro obiettivo «non é quelo di neutralizzare gli spread sui titoli di Stato di specifici Stati membri dell'area così da ridurne le difficoltà finanziarie, interferendo impropriamete con la formazione dei prezzi sul mercato» ma di ridurre quei rischi dovuti a fattori indipendenti dalla sostenibilità finanziaria dei singoli Paesi.

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