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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2014 alle ore 17:41.
L'ultima modifica è del 04 aprile 2014 alle ore 22:45.

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(Afp)(Afp)

La Bce avrebbe già condotto una serie di simulazioni, con diversi modelli di calcolo, per valutare le conseguenze sull'andamento dell'inflazione di eventuali acquisti massicci di titoli. Lo scrive il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung nell'edizione in edicola domani. Si tratta dell'allentamento quantitativo nominato ieri per la prima volta dal presidente della Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa come una concreta possibilità.

Un portavoce dell'Eurotower, commentando l'ipotesi riportata dalla Faz, ha evidenziato in serata che la Bce studia "diversi scenari" di intervento con misure non convenzionali. Lo evidenzia , di acquisto bond fino a 1000 mld. "Continueranno le riflessioni", si aggiunge, dopo che il Consiglio "e' stato unanime nel suo impegno a usare anche misure non convenzionali".

Secondo quanto annunciato da Draghi, tra i 24 esponenti del Consiglio direttivo della Bce ci sarebbe un impegno unanime a usare tutti gli strumenti possibili, compresi quelli non convenzionali come l'acquisto di titoli, per contrastare i rischi collegati a una fase troppo lunga di bassa inflazione nell'area dell'euro (0,5% annuo in marzo nell'Eurozona).

Secondo le informazioni a disposizione della "Faz", le simulazioni sono state condotte su volumi di acquisto fino a un massimo di 1.000 miliardi di euro nel giro di un anno, quindi circa 80 miliardi al mese.

I risultati sarebbero, tuttavia, fortemente divergenti: nello scenario più pessimistico, la mega-iniezione di liquidità della Bce porterebbe soltanto a un aumento dello 0,2% del tasso di inflazione mentre in un altro scenario si arriverebbe fino allo 0,8%.

La Bce e l'Eurosistema «continueranno le riflessioni sui vari scenari che verranno fatti». Così un portavoce commenta quanto scritto dalla "Faz". Il consiglio - dice il portavoce - «è stato unanime nel suo impegno a usare anche misure non convenzionali».

Constancio: non abbiamo discusso i dettagli. La Banca centrale europea nella riunione di ieri non ha discusso i dettagli di un eventuale intervento sui mercati attraverso una manovra di "quantitative easing" con l'acquisto di titoli. Lo ha affermato il vice presidente dell'istituto, Vitor Constancio, presente oggi a Cernobbio per i lavori del convegno Ambrosetti. Secondo Constancio il principale risultato della riunione é stato quello di trovare l'unanimità sul fatto che gli acquisti di titoli possano essere considerati se l'inflazione rimane sotto l'1%. «Non abbiamo discusso i dettagli - ha detto - perché non ce n'erano le condizioni, vediamo come va e se dovremo utilizzare quegli strumenti».

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