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Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2014 alle ore 12:58.
L'ultima modifica è del 10 aprile 2014 alle ore 17:27.

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La procura di Milano ha disposto il sequestro dei conti bancari di Roberto Formigoni nell'ambito dell'inchiesta sulla fondazione Maugeri. Sequestrata anche la villa ad Arzachena, in Sardegna. E ancora, una serie di immobili a Lecco e San Remo di cui il senatore risulterebbe comproprietario, e tre automobili. Il sequestro è stato effettuato dalla Guardia di Finanza di Milano su richiesta della Procura, dopo la firma del gip Paolo Guidi.

Sequestri per un valore di 49 milioni
Il sequestro preventivo di tutti i conti, meno uno, di Formigoni viene motivato dal gip col recupero del profitto dei reati contestati a Formigoni nel rinvio a giudizio di un mese fa nell'ambito dell'indagine San Raffaele - Maugeri. Il "Celeste" è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e appropriazione indebita. Il sequestro ammonta a 49 milioni di euro che vengono trasferiti sul Fondo Unico Giustizia. La villa sequestrata venne acquistata nel 2011 a un prezzo ritenuto di favore dagli inquirenti, da Alberto Perego, amico di Formigoni. Lo splendido immobi, era stato venduto dalla "Limes srl" di Erika Daccò, una delle figlie dell'imprenditore Pierangelo Daccò. E per gli inquirenti sarebbe riconducibile all'ex governatore lombardo. La vendita della villa era finita già sotto la lente dei magistrati milanesi: valutata attorno ai cinque milioni di euro, era stata ceduta per molto meno, ad una cifra che si aggirava intorno ai tre milioni, uno dei quali - secondo gli inquirenti - versato dallo stesso Formigoni all'amico Perego.

Formigoni: mai posseduto villa in Sardegna, ho conto in rosso
L'ex governatore affida a una nota la sua replica: «Leggo che mi avrebbero sequestrato o starebbero sequestrandomi beni fino a 49 milioni di euro. Tranquillizzo tutti, non ho mai posseduto nemmeno la centesima parte di 49 milioni». E ancora: «Su uno dei miei due conti correnti - spiega il senatore di Fi - figura un attivo di 18 euro e 20 centesimi, sull'altro un passivo di 75mila euro. Le mie tre auto sono: una Alfa Mito del 2012 per uso personale, una Panda del 2009 e una Multipla del 2008 in dotazione ai miei collaboratori». Inoltre «non ho mai posseduto ne posseggo - sottolinea - una casa in Sardegna. Le proprietà immobiliari sono: un micro appartamento nella periferia di Sanremo di 36 metri quadrati e tre appartamenti in Lecco di 400 metri quadrati complessivi, che sono stati ereditati dai miei genitori. Di tutti questi immobili condivido la proprietà con i miei due fratelli»

L'inchiesta sulla Fondazione Maugeri
Roberto Formigoni, per 17 anni presidente della Regione Lombardia, senatore del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano ed esponente di spicco di Comunione e Liberazione, sarà processato per corruzione e associazione per delinquere insieme ad altri nove imputati nell'inchiesta sulle tangenti pagate dalla Fondazione Maugeri di Pavia per ottenere i rimborsi sanitari della Regione Lombardia. La decisione del gup di Milano, Paolo Guidi, è arrivata lo scorso 4 marzo dopo cinque ore di camera di consiglio e dopo numerose udienze preliminari nelle quali sono state analizzate le prove raccolte dai sostituti procuratori Laura Pedio e Antonio Pastore (e prima ancora dal pm Luigi Orsi) in oltre due anni di indagini.

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