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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2014 alle ore 07:31.
L'ultima modifica è del 05 maggio 2014 alle ore 07:35.

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Milan-Inter 1-0. De Jong segna il gol partita (Italy Photo Press)Milan-Inter 1-0. De Jong segna il gol partita (Italy Photo Press)

Poco Milan, niente Inter. È un derby, proprio come preannunciato, dal profilo basso. E piuttosto noioso, diciamocelo. Lontano dalle vere battaglie di quando in palio c'è la testa della classifica che è zona che mediamente compete alle milanesi. In campo , a San Siro, non si intravede neppure quella fiammella di orgoglio che potrebbe riaccendere la passione dei tifosi che, di fronte alla vittoria in una stracittadina, sono pronti anche a perdonare mesi di umiliazioni sportive.

Decide Nigel De Jong. È il suo colpo di testa che riapre la sfida europea tra cugini, lampo solitario in 90' di piattume assoluto. Adesso, con questa vittoria del Milan, i punti di vantaggio dei nerazzurri sui rossoneri si sono ridotti a tre. E l'Europa League torna ad essere la posta in palio per entrambe. L'Inter non è più così sicura di arrivarci e il Milan non è più così rassegnato. Un piccolo motivo di interesse ora che la Juve si è cucita al petto lo scudetto e che Roma e Napoli hanno consolidato le posizioni del secondo e terzo posto.

Un po' più di Milan, dicevamo. Seedorf lo disegna senza ascoltare nessuno, e del resto lo aveva preannunciato. La partenza però è nerazzurra, con qualche approccio soft alla porta avversaria come l'occasione capitata sui piedi di Nagatomo a metà primo tempo. Poi sale in cattedra Taarabt, e inventa una bella palla per De Sciglio che scarica il suo destro sull'esterno della rete mentre a tenere impegnato Handanovic ci pensa Kakà su suggerimento di Balotelli. È ancora Kakà il protagonista, al 37'. De Jong lo serve e il brasiliano fa tremare la traversa dal limite dell'area. Sul fronte opposto tutto tace. Icardi è un'ombra che vaga per il campo. L'Inter è inguardabile e lo stesso Mazzarri non si capacita.

Nella ripresa il Milan è più determinato. Ci prova Mexes, ci riesce De Jong. Il francese conclude a lato mentre l'olandese sfrutta al meglio una punizione di Balotelli e indisturbato corregge in rete e, non contento, poco dopo si immola negando il gol del pari a Palacio. Nella girandola di cambi Mazzarri decide finalmente di sostituire Icardi con Milito ma la staffetta è tardiva e il Milan, senza strafare, torna in corsa per l'Europa.

Intanto, per lo stesso obiettivo, continua la corsa del Parma, che batte con due gol anche una demotivata Sampdoria, ormai salva da un mesetto che, al pari dell'altra genovese, ha tirato i remi in barca. La squadra di Gasperini non va oltre lo 0-0 a Marassi con il Bologna. E poi c'è il Torino che non molla la presa. I granata non perdono di vista l'obiettivo di tornare in Europa dopo vent'anni di digiuno. La vittoria di misura sul campo del Chievo alimenta le speranze degli uomini di Ventura, così come la vittoria insperata del Catania sulla Roma, oltre a regalare lo scudetto alla Juve, consente ai siciliani di non gettare la spugna prima del tempo. Adesso infatti il gradino più basso della classifica lo occupa il Livorno, pesantemente sconfitto al Friuli (5-3) dall'Udinese.

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