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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2014 alle ore 18:20.
L'ultima modifica è del 08 maggio 2014 alle ore 20:02.

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«La fase peggiore della crisi è finita, ora bisogna ricostruire», ma esiste il rischio che la disoccupazione «diventi strutturale». Di qui la necessità per l'Italia di dismostrare ulteriormente un impegno «serio» sul fronte delle «riforme» strutturali. Con l'assicurazione che «crescita e occupazione saranno temi ineludibili» del semestre italiano europeo. Così il ministro dell'Economia in un convegno alla Luiss. In precedenza il ministro aveva aperto alla possibilità di ampliare la platea del bonus Irpef, a patto di «conservare la coerenza delle misure» il cui «obiettivo è di ridurre il cuneo fiscale per famiglie e imprese».

Padoan: rischio disoccupazione strutturale
La disoccupazione al 12% «rischia di diventare strutturale, fortemente difficile da sradicare», ha detto alla Luiss il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan secondo il quale questo tema «sarà nel bene e nel male quello che in vista del 25 maggio guiderà le scelte politiche dei cittadini" in Italia e in Europa».

Fase peggiore finita, ora bisogna ricostruire
«La peggiore fase critica della crisi» però, secondo Padoan «è finita» e adesso «si tratta di ricostruire». E il ministro dell'Economia si associa «totalmente all'ottimismo che le potenzialità del Paese sono forti».

Successo presidenza Italia comincia a casa nostra
Padoan ha ribadito che «investimenti, crescita e occupazione» saranno il leit motiv del semestre di presidenza italiano della Ue». «Il successo della presidenza italiana» dell'Unione europea «comincia a casa nostra», ha sottolineato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo a un convegno alla Luiss. «Spero per l'Italia - ha osservato Padoan - che ci sia un dibattito non ideologico e basato sulla fiducia. Un Paese come l'Italia deve ulteriormente dimostrare che è serio sulle strategia di riforma e sull'agenda strutturale. Questo è un requisito fondamentale senza il quale la presidenza italiana sarà meno efficace».

Irpef: valutiamo dibattito parlamentare ma serve coerenza
In precedenza il ministro è intervenuto sulla possibilità di ampliare la platea del bonus Irpef. «Stiamo valutando tutte le richieste nell'ambito del dibattito parlamentare - ha detto - ma poiché vogliamo conservare la coerenza delle misure ricordo che l'obiettivo è di ridurre il cuneo fiscale per famiglie e imprese».

Rinvio pareggio per peggioramento Pil e pagamento debiti Pa
Il ministro ha inoltre replicato ai rilievi del presidente della Bce Mario Draghi, secondo il quale rompere le regole esistenti non produce mai buona crescita. Lo ha fatto ribadendo che «il rinvio del pareggio di bilancio è stato chiesto per il peggioramento del clima economico e per poter pagare i debiti della Pa».

Riforme strutturali daranno risultati anche in Italia
Padoan si è poi detto sicuro che «le riforme strutturali avranno risultati positivi anche in Italia». Lo ha fatto in risposta a Draghi che oggi ha citato tutti i paesi periferici dell'Eurozona tranne l'Italia e ha segnalato come dalle loro riforme strutturali si stiano iniziando a vedere segnali positivi per le rispettive economie.

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