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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2014 alle ore 17:52.
L'ultima modifica è del 11 maggio 2014 alle ore 20:47.

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(Ansa)(Ansa)

Almeno quaranta migranti sono morti dopo l'affondamento del barcone che li trasportava, al largo delle coste orientali libiche. Lo ha reso noto il governo, come riporta Al Arabiya. I soccorsi sono riusciti a salvare finora 51 persone, ha detto Rami Kaal, portavoce del ministero dell'Interno. Secondo le autorità libiche l'imbarcazione è colata a picco martedì al largo di Garabulli, a 50 km a est di Tripoli. Per la sua vicinanza a Malta e per i suoi confini porosi a sud, la Libia è uno dei Paesi di maggiore transito per molti immigrati che cercano di scappare dai Paesi dell'Africa subsahariana per raggiungere le coste europee. Non a caso lo scorso 29 aprile il direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto, ascoltato in audizione dalle commissioni Difesa ed Esteri riunite del Senato, aveva parlato di 800mila persone «se non di più», che potrebbero partire dalle coste dell'Africa verso l'Europa.

Tripoli minaccia di facilitare transito clandestini in Europa

Solo ieri il ministro dell'Interno di Tripoli Salah Mazek aveva minacciato di «facilitare» il flusso di immigrati clandestini verso l'Unione Europea se l'Ue non si assumerà le sue responsabilità nell'aiutare Tripoli a combattere il problema. Poi oggi il governo libico era tornato sui suoi passi sottolineando in un comunicato la sua ferma volontà a continuare a collaborare con l'Europa e l'Italia per limitare l'afflusso di migranti.

Renzi: serve un inviato speciale Onu in Libia
Nei giorni scorsi il premier Matteo Renzi aveva affermato che «il 96% degli immigrati che arrivano in Italia partono dalla Libia», annunciando di aver chiesto alle Nazioni Unite di prendere «l'impegno di un inviato speciale in Libia», anche con lo scopo di «evitare che gli scafisti siano i proprietari delle coste». Dall'inizio dell'anno - secondo i dati resi noti dal Viminale lo scorso 29 aprile - gli immigrati e i rifugiati giunti sulle coste italiane sono oltre 25mila, un dato molto superiore a quello del 2013. Complice le migliori condizioni meteo e l'anarchia vigente in Libia, nelle ultime settimane sono aumentati gli afflussi di clandestini che scelgono di salpare dalle coste di questo Paese per raggiungere il vecchio Continente.

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