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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2014 alle ore 20:54.
L'ultima modifica è del 20 maggio 2014 alle ore 15:13.

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Il Governo ha deciso il rinvio a settembre del pagamento della Tasi per gli immobili diversi dall'abitazione principale (seconde case, negozi e capannoni) se il Comune non ha deliberato in tempo. Nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote, infatti, la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre. Lo ha comunicato in una nota il Ministero dell'Economia. Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno. Mentre per la prima casa la prima rata sarà, come già noto, a dicembre, sempre se il Comune non ha deliberato.

«Dopo aver incontrato l'Anci, per venire incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali, e dall'altro all'esigenza di garantire ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali, il Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre», spiega il Mef nel comunicato diffuso in serata. Soddisfatta l'Anci: la soluzione trovata dà certezza a Comuni e contribuenti.

Solo 832 Comuni hanno deciso aliquote
Il Servizio delle politiche territoriali della Uil ha reso noto oggi che sono solo 832 i Comuni (su 8.092 del totale) che hanno deliberato quale aliquota applicheranno sulla Tasi (ossia il 10% del totale). E di questi solo 514 i Comuni hanno pubblicato sul sito del ministero dell'economia la loro delibera. Eccezion fatta per Aosta, dove per le case non di lusso l'aliquota è stata fissata al livello base dell'1 per mille, e Pordenone con l'1,25 per mille, tutte le altre città hanno aumentato le aliquote. Undici città (Ancona, Bologna, Cagliari, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Piacenza, Reggio Emilia, Torino, Vicenza), sulle aliquote della prima casa, hanno adottato l'addizionale dello 0,8 per mille arrivando al 3,3 per mille, soltanto Milano e Roma hanno deciso di ricorrere all'addizionale suppletiva della Tasi sulle seconde case, arrivando in questo caso all'11,4 per mille.

Da Milano a Palermo: 12 città con prelievo Tasi più salato dell'Imu
Non solo. Sempre secondo il Servizio delle politiche territoriali della Uil, su 32 città capoluogo che hanno deliberato le aliquote della Tasi, in 12 la nuova imposta sui servizi indivisibili costerà più dell'Imu pagata nel 2012. Le città dove il conto sarà più salato sono, al momento, Bergamo, Ferrara, Genova, La Spezia, Macerata, Mantova, Milano, Palermo, Pistoia, Sassari, Savona, Siracusa. Sono 23 invece le città capoluogo (sempre fra quelle che finora hanno deliberato le aliquote) dove la Tasi costerà meno dell'Imu: da Roma ad Aosta, a Brescia a Vicenza. I risparmi maggiori si avranno a Caserta (con 168 euro in meno) Aosta (-163), Pordenone (-148), Livorno (-141) e Roma (-127).

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