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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2014 alle ore 09:48.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2014 alle ore 07:32.

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Berlusconi: pronti a patto anche con diavolo per il Paese

Alza i toni Silvio Berlusconi su Beppe Grillo e rilancia l'ipotesi di un governo di larghe intese dopo il voto. «Se c'e' di mezzo l'interesse del Paese e degli italiani, noi siamo disposti al fare un'accordo con tutti, anche con il diavolo» spiega ospite di 'Porta a porta'. Conferma gli attacchi a Grillo: è un assassino dice il leader di Forza Italia e, come Hitler, vuole distruggere la democrazia. Il leader di Forza Italia annuncia anche una querela per il grillino Roberto Fico. «Non é assolutamente vero, non ho fatto nessun accordo con Renzi per la svendita di Rai Way» replica Berlusconi al presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, che in un comizio elettorale ha riferito di un accordo segreto tra lo stesso Berlusconi e il premier Matteo Renzi, raggiunto nel famoso incontro del Nazareno, per la svendita di Rai Way (la società di via Teulada che si occupa della diffusione del segnale e della manutenzione degli impianti) al gruppo Mediaset. «Domani mattina i miei legali faranno querela a questo buffone» ha aggiunto Berlusconi.

Ospite in mattinata di Agorà, Berlusconi aveva accusato Renzi di essere «nelle mani dei comunisti e della stampella dei 33 senatori eletti dai nostri elettori (quelli del Ncd, ndr)». In serata, davanti alle telecamere di Porta a Porta, il leader di Fi torna ad accusare Grillo di essere un assassino.«Grillo è stato condannato per triplice omicidio colposo, non è stato un incidente ma una cosa che ha voluto lui e questo la dice sulla sua natura». Il leader di M5S «è come Hitler, vuole distruggere la democrazia, specula sulla disperazione». Sull'economia: «occorre cambiare verso - continua Berlusconi -, abbassare le tasse, cancellare la tassa sulla casa voluta da Monti e aumentata da Renzi, riformare il fisco: solo così si riuscirà a far ripartire l'economia, con la ricetta liberale». Infine, le riforme:« se Fi andrà male alle Europee farò saltare le riforme con Matteo Renzi? È una cosa assolutamente ininfluente sulle decisioni che noi prenderemo», assicura l'ex Cavaliere.

Insulti a Merkel mai detti e pensati
Parlando poi della Cancelliera tedesca Angela Merkel, l'ex Cavaliere assicura: «con lei personalmente ho ottimi rapporti». E a Vespa che gli ricorda la frase che avrebbe pronunciato, l'ex premier replica: «Mai detta quella frase, lei sa che io quelle cose lì non le dico e non le penso neppure, é una frase che mi é stata appioppata».

Berlusconi: mai pensato a impeachment del capo dello Stato
Quanto poi all'esposto depositato oggi in procura da alcuni parlamentari di Forza Italia per far luce su quanto accaduto nel 2011, non escludendo l'ipotesi di avanzare la richiesta di impeachment nei confronti di Napolitano, Berlusconi chiarisce: «Mai pensata una cosa del genere, l'impeachment é un'ipotesi impossibile. Non sapevo di questa iniziativa ma condivido assolutamente che ci fu un attacco non a me ma alla sovranità nazionale e voglio che si vada fino in fondo».

Grillo e Casaleggio: non siamo candidati ministri
La smentita arriva nel pomeriggio: una precisazione a doppia firma Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo sul blog di Grillo circa la formazione di una potenziale squadra di Governo M5S e le dichiarazioni di Casaleggio contenute nell'intervista sul Fatto Quotidiano. «Nè il sottoscritto, né Beppe Grillo si candidano come ministri come riportato nei titoli di alcuni giornali di oggi. Le persone iscritte al M5S - è scritto a quattro mani dai due leader M5S - decideranno la squadra di governo attraverso la rete quando e se verrà dato l'incarico di formare un governo al M5S».

Un voto in più del Pd per vincere, una valutazione dell'astensionismo e della percentuale raggiunta per valutare un'eventuale sconfitta. È l'asticella che ha posto Casaleggio . «Già oggi gli ultimi sondaggi ci danno intorno alla percentuale delle politiche 2013, cioè 25%. Anche con quella percentuale non potremmo certo dire di aver perso. Altrimenti Berlusconi che dovrebbe dire?» afferma il cofondatore del M5s che poi aggiunge: «confermare il dato di un anno fa sarebbe un consolidamento importante».

M5S: Tribunali popolari per giornalisti, industriali e politici
Il comico genovese aveva annunciato sul blog dopo le europee «tribunali popolari» sulla rete per giornalisti, industriali e politici. «Ci saranno liste, prove e testimoni di accusa come in un processo». E ancora: «Per ogni persona ci sarà un cittadino che articolerà i capi di accusa. Alla fine gli iscritti certificati al M5S potranno votare per la colpevolezza o l'innocenza». Grillo sembra consapevole che un tribunale popolare non può sostituirsi alla giustizia nell'erogazione delle pene, ma «può informare i cittadini sui furti e le malversazioni di un sistema che ha portato allo sfascio l'Italia. Ed è quello che sarà fatto». Il processo durerà «almeno un anno». E le liste saranno rese pubbliche quanto prima. La prima categoria a essere giudicata sarà quella dei giornalisti».

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