Da Europa a legalità, le dieci parole chiave per ricordare Giovanni Falcone
Si celebra il ventiduesimo anniversario della strage di Capaci in cui morirono i magistrati Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro). Ecco in 10 parole il ricordo di quel giorno e soprattutto della figura del giudice Giovanni Falcone
di Nino Amadore
6. Le 10 parole chiave per ricordare Falcone / Verità
(Olycom)
I primi a chiederla sono i familiari delle vittime delle stragi. A partire da quella di Capaci. E la chiede anche il presidente del Senato Piero Grasso che declina tre parole: legalità, giustizia, ricerca della verità e invita a «chiudere la stagione dell'approssimazione». Il processo che si è aperto a Caltanissetta, sulla base delle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, prova a stabilire un altro pezzo di verità sulla strage. La corte, presieduta da Antonio Balsamo, è chiamata a giudicare i boss Salvino Madonia, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello. Altri quattro imputati hanno optato invece per il rito abbreviato, tra questi il pentito Gaspare Spatuzza, dalle cui rivelazioni ha preso il via il processo Capaci bis. E sembra essere solo l'inizio. «Con la strage di Capaci – ha detto il procuratore antimafia di Caltanissetta Sergio Lari – la mafia cominciò la sua guerra allo Stato. Come disse Totò Riina Cosa nostra aveva tanto tritolo da fare guerra allo Stato e questa guerra cominciò il 23 maggio di 22 anni fa». Altre indagini per ricostruire il quadro complessivo all'interno del quale maturò la strage sono in corso. Ma Lari precisa: «Ad oggi non sono emerse delle responsabilità esterne» nella strage di Capaci. «Il gruppo di fuoco del mandamento di Brancaccio -ha affermato Lari- ebbe un ruolo risolutivo nella fase esecutiva della strage di Capaci. Ricoprì un ruolo fondamentale nel reperire e preparare oltre i 200 chilogrammi di tritolo utilizzati per far saltare in aria il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta». Secondo il procuratore, dunque, «il grande buco nero, sino ad ora sulle indagini relative alla strage di Capaci, riguarda il fatto che il mandamento di Brancaccio fino ad ora è stato escluso, quando invece ricoprì un ruolo fondamentale».
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