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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2014 alle ore 12:14.
L'ultima modifica è del 10 giugno 2014 alle ore 14:18.

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«Fui tentato di avventurarmi nella strada del cinema e del teatro... Poi mi sono perso...». Con questa battuta il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è rivolto ai tanti attori e protagonisti del mondo del cinema presenti questa mattina al Quirinale per la presentazione dei candidati ai David di Donatello 2014. «Ma - ha subito aggiunto - ritrovo sempre la passione quando mi incontro con voi».

Il Paese vuole riforme, anche istituzionali
«L'interesse generale del Paese richiede cambiamenti e riforme in molti campi, anche in quello istituzionale», ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo alla cerimonia al Quirinale per la presentazione delle candidature ai David di Donatello 2014.

Il mio bis temporaneo è nell'interesse del Paese
Il presidente della Repubblica ha ribadito che il temporaneo prolungamento del mandato è stato solo fatto «nell'interesse del Paese», un interesse che «suggerisce riforme e cambiamenti in molti campi», a patto però che il paese «si liberi dagli schemi del passato», puntando su uno «spirito innovativo» e «qualità della crescita».

Il cinema ha una vitalità straordinaria
Di cinema «in difficoltà se ne parla nel nostro Paese» dagli anni '50, ha sottolineato il capo dello Stato, quando si descriveva un settore «in crisi». Una parola, «crisi», di cui «forse un po' tutti abbiamo abusato». Qualcuno poi «ci ha spiegato abbondantemente che non significa solo 'crisi', ma anche 'nuovo inizio'». In questo quadro allora «il cinema, con tutte le difficoltà di questo mondo, mostra una vitalità straordinaria». Il capo dello Stato ha espresso apprezzamento per il lavoro del ministro Franceschini, che ha annunciato la firma oggi del decreto sull'estensione del tax credit ai produttori indipendenti. «Noi in Italia - ha detto Napolitano - abbiamo come caratteristica nazionale il frequente succedersi di ministri: questo a volte può essere anche un bene e io apprezzo la grinta e la passione con cui il ministro della Cultura Dario Franceschini sta affrontando il suo compito».

Selfie anche con Napolitano
Durante il tradizionale ricevimento al Quirinale dei candidati ai David di Donatello il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, si è fatto coinvolgere dall'autoscatto con il telefonino tanto di moda in questi mesi. Il primo ad approcciare Napolitano chiedendo di potersi scattare un selfie con lui è stato Ermanno Spera, nella cinquina dei David per il miglior trucco. Alla domanda del truccatore che gli chiedeva il permesso di 'scattare' Napolitano ha risposto ironico: «Le foto non si chiedono, si fanno». L'esempio di Spera è stato subito seguito da altri partecipanti al ricevimento.

David speciali a Occhipinti, Bellocchio, Loren e allo scomparso Mazzacurati
La cerimonia al Colle è stata aperta dagli interventi di Gian Luigi Rondi, presidente dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi "David di Donatello", di Giuliano Montaldo che ha portato il saluto a nome del cinema italiano, e di Dario Franceschini, ministro per i Beni e le attività culturali. Un momento della cerimonia è stato dedicato ai premi speciali "David di Donatello" quest'anno conferiti a Andrea Occhipinti, Marco Bellocchio, Sophia Loren e a Carlo Mazzacurati, scomparso lo scorso gennaio. Erano presenti esponenti della cultura, dell'arte, dello spettacolo, dell'industria e personalità rappresentative della società italiana. Due commoventi standing ovation hanno salutato il regista scomparso Carlo Mazzacurati e la presenza dell'icona del cinema italiano Sofia Loren. Grande assente invece Quentin Tarantino, che ha dato forfait. Assente anche Paolo Sorrentino (sta girando in Svizzera) che con 'La grande bellezza' ha 18 candidature insieme a Paolo Virzì e il suo 'Il capitale umano' (19 candidature). I premi verranno consegnati stasera in diretta su Rai Movie con la conduzione di Paolo Ruffini e Anna Foglietta.

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