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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2014 alle ore 18:43.
L'ultima modifica è del 20 giugno 2014 alle ore 20:26.

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Firmato il decreto che aggiorna per il prossimo triennio il compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi previsto dalla legge sul diritto d'autore. Lo annuncia il ministro Franceschini che assicura: «Si garantisce il diritto di autori e artisti alla giusta remunerazione senza gravare sui consumatori».

Le nuove tariffe
Ecco le nuove tariffe: 4 euro per gli smartphone con capacità di 16 gb (in Francia sono 8 euro e in Germania 36 euro); 4 euro i tablet, sempre con 16 gb di memoria (in Francia sono 8 euro e 40 centesimi e in Germania 15,18 euro); 0,36 euro per le memory card con 4 gb di capacità (in Francia sono 0,32 euro e in Germania 0,91); 0,20 euro per i dvd (in Francia sono 0,90 euro).

Franceschini: parlare di tassa sui telefonini è strumentale
Il ministro Franceschini e il presidente della Siae, Gino Paoli - precisa una nota diffusa dal ministero - hanno convenuto di impegnarsi, per la parte incrementale di gettito delle nuove tariffe, affinché tutte le categorie di titolari dei diritti di copia privata impieghino una quota di tali somme alla promozione di giovani autori e artisti e di opere prime. «Parlare di tassa sui telefonini - sottolinea Franceschini - è capzioso e strumentale: il decreto non introduce alcuna nuova tassa, ma si limita a rimodulare e aggiornare le tariffe che i produttori di dispositivi tecnologici dovranno corrispondere (a titolo di indennizzo forfettario sui nuovi prodotti) agli autori e agli artisti per la concessione della riproduzione ad uso personale di opere musicali e audiovisive scaricate dal web. Un meccanismo esistente dal 2009 che doveva essere aggiornato per legge». Il decreto, prosegue il ministro, «non prevede alcun incremento automatico dei prezzi di vendita. Peraltro, com'è noto, in larga parte gli smartphone e tablet sono venduti a prezzo fisso».

Un tavolo tecnico dovrà monitorare le tendenze del mercato
Franceschini sottolinea di aver applicato «doverosamente una norma di legge vigente» e ricorda che «è dal 2012 che le tabelle sull'equo compenso attendevano di essere aggiornate. Ho anche ricostituito il tavolo tecnico che dovrà monitorare l'evoluzione e le tendenze del mercato, entro 12 mesi, verificherò lo stato di applicazione» del provvedimento. Governo e parlamento, sottolinea ancora il ministro, «dovranno adesso riflettere sulla necessità di adeguare la norma di legge ai cambiamenti tecnologici e di mercato, in parte già avvenuti e in parte prevedibili».

Risposta alle sollecitazioni di oltre 4mila autori
Il decreto, fa notare ancora il Mibact, «corrisponde alle tante sollecitazioni del mondo della cultura. Solo un mese fa, oltre 4mila autori hanno chiesto al governo di intervenire a tutela del diritto alla creatività e di monitorare i riflessi della costante e rapida evoluzione tecnologica nel mondo dell'arte».

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