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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2014 alle ore 10:19.
L'ultima modifica è del 20 giugno 2014 alle ore 15:48.

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I giudici della seconda corte d'appello di Milano si ritireranno in camera di consiglio il 18 luglio. Quel giorno, o al più tardi nelle ore immediatamente successive, potrebbe perciò arrivare la sentenza di secondo grado a carico di Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Il processo d'appello a carico dell'ex presidente del consiglio si giocherà tutto nello spazio di tre udienze: l'11 luglio è prevista la requisitoria del procuratore generale Pietro De Petris, mentre il 15 e 16 luglio toccherà agli avvocati Franco Coppi e Filippo Dinacci prendere la parola in aula per le arringhe difensive. L'ultima udienza fissata in calendario dal collegio presieduto da Enrico Tranfa è, appunto, quella del 18 luglio, ultimo giorno utile prima che scatti la pausa feriale della giustizia: quel giorno i giudici si ritireranno in camera di consiglio per il loro verdetto sul 'sex gate' di Arcore. Il calendario è stato fissato al termine dell'udienza di oggi interamente dedicata alla relazione del giudice relatore Concetta Locurto.

Berlusconi si è affidato agli avvocati Coppi e Dinacci
Questa mattina il processo di secondo grado sul caso Ruby aveva preso il via in perfetto orario davanti ai giudici della seconda corte di Milano. L'ex presidente del Consiglio, che è stato condannato in primo grado a 7 anni per concussione e prostituzione minorile, ha ora la speranza di ribaltare quel verdetto. Per farlo, il leader di Forza Italia si è affidato agli avvocati Franco Coppi e Filippo Dinacci, presenti oggi in aula al posto degli "storici" legali Niccolò Ghedini e Pietro Longo. Una scelta di opportunità dal momento che Ghedini e Longo risultano indagati insieme a Berlusconi nel filone di indagine Ruby-ter per l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari. Inoltre l'avvocato Longo non è, al momento, in ottimali condizioni di salute. Appena iniziata l'udienza il collegio presieduto da Enrico Tranfa si è ritirato in camera di consiglio per valutare l'opportunità della presenza di tv in aula nel corso del processo.

Per la prima volta l'ex premier senza lo status di parlamentare
È il primo processo in cui l'ex premier si troverà senza lo "status" di parlamentare dopo la condanna definitiva per frode fiscale e l'affidamento ai servizi sociali nella struttura per anziani. In aula Berlusconi non ci sarà proprio perché impegnato a Cesano Boscone: un impegno "non ostativo", non potrà essere invocato come legittimo impedimento, secondo quanto stabilito dal Tribunale di sorveglianza e dalla Corte d'Appello che si sono confrontati sull'impegno settimanale dell'ex premier.

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