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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2014 alle ore 13:23.
L'ultima modifica è del 24 giugno 2014 alle ore 13:37.

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LUSSEMBURGO (dal nostro inviato) - I Ventotto hanno accettato oggi di concedere all'Albania lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Unione Europea. La decisione, che è stata presa qui a Lussemburgo durante un Consiglio affari generali, verrà formalizzata dai capi di stato e di governo alla fine della settimana durante un atteso vertice europeo che dovrebbe portare alla nomina dell'ex premier lussemburghese Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione europea.

La decisione sul futuro dell'Albania giunge dopo una lunga e tortuosa trafila politica e amministrativa. Anche oggi, durante la riunione tra i ministri, molti paesi non erano convinti dell'opportunità di concedere al paese balcanico lo status di candidato. Gran Bretagna, Germania, Francia avevano espresso dubbi sulle reali capacità del paese di affrontare il processo di avvicinamento alla Ue. Per i forti legami economici con l'Albania, l'Italia ne invece ha promosso la candidatura.

In passato, la richiesta del paese era già stata respinta tre volte. Le ultime elezioni parlamentari nel 2013 hanno convinto gli osservatori internazionali, così come l'arrivo al potere di Edi Rama, l'ex sindaco di Tirana, che sta cercando di modernizzare il suo paese, con l'aiuto delle istituzioni comunitarie. Secondo un censimento dell'ambasciata d'Italia a Tirana, sono oltre 400 le aziende italiane e le joint-venture italo-albanesi presenti nel paese. Gli investimenti italiani si sono concentrati nel settore edile (35%), tessile (21%), commercio (16%), e agro-alimentare (8%). La vicinanza con l'Italia ha fatto sì che in Albania abbiano messo radici anche imprese piccole. Interpellato qui a Lussemburgo, il sottosegretario per gli affari europei Sandro Gozi ha spiegato: «Riteniamo sia assolutamente fondamentale riconoscere all'Albania lo status di paese candidato e accelerare il processo di adesione di tutti i Balcani occidentali, a partire da Albania e Serbia».

Mentre la Gran Bretagna flirta pericolosamente con l'uscita dalla Ue, altri paesi europei stanno negoziando il loro ingresso nell'Unione: la Turchia, il Montenegro e la Serbia. Il processo di avvicinamento dell'Albania sarà lungo e complicato. Esponenti comunitari sostengono che l'eventuale ingresso del paese potrebbe avvenire intorno al 2024, a seguito dei negoziati sull'acquis communautaire e di un processo di ratifica che dura di solito due anni.

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