Mondiali, ecco i punti di forza (e di debolezza) dei 16 pretendenti alla vittoria finale
Dai padroni di casa del Brasile all'Olanda di vicecampioni del Mondo, dall'Argentina di Messi alla sorpresa Costa Rica, ecco come si presentano le sedici squadre che hanno passato il primo turno e tentano di conquistare il trofeo
di Dario Pelizzari
15. BELGIO

Chi si aspettava di vedere una squadra così ricca di qualità giocare un calcio propositivo e spumeggiante, bello da vedere e da immaginare, non sarà certamente soddisfatto di come sono andate le cose nelle prime tre gare del torneo. Vero, la qualificazione è arrivata con il massimo dei punti a disposizione, ma da qui ad affermare che il Belgio delle stelle abbia dimostrato con i fatti di meritare fin qui gli elogi di coloro che alla vigilia lo davano tra le sicure protagoniste del torneo, be', ce ne passa. Perché il predestinato Lukaku, sulla carta uno degli attaccanti più validi del mondiale, non ne ha azzeccata una. E perché gli altri fenomeni del gruppo, vedi Witsel, Fellaini e Hazard, si sono accesi a intermittenza, suscitando più sbadigli che applausi. Ottimo invece l'impatto sul campo dell'ala del Napoli, Dries Mertens, che con la sua velocità e i suoi guizzi ha spesso tolto le castagne dal fuoco al c.t. Marc Wilmots. Negli ottavi, il Belgio dovrà cambiare registro per avere la meglio sugli Stati Uniti. Altrimenti, saranno guai.
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