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motoGP a Valencia

Jorge e Valentino verso la sfida mondiale: Lorenzo vola e fa la pole, Rossi cade ma sogna l'impresa

E se era dura prima, figuriamoci adesso….Finalmente, dopo scontri, polemiche, verdetti e infingimenti, hanno parlato e cantato i motori, i centauri, gli uomini, i campioni. Ebbene, la pole position (1.30.011 il tempo, la prima in carriera a Valencia) conquistata da Jorge Lorenzo sul circuito “Ricardo Tormo” ha qualcosa di fantascientifico e suona come una seria ipoteca sul titolo mondiale. Alfa e omega, inizio e fine, estremi che si toccano all'infinito, i due compagni rivali in Yamaha: “Por Fuera” sugli altari, Valentino nella polvere: che dovesse partire ultimo gli è stato confermato ufficialmente dal Tas giovedi, ma che finisse anche nella ghiaia Rossi davvero non poteva prevederlo. E' invece accaduto a una cinquantina di secondi dalla fine della sessione di prove ufficiali, tra l'altro per il pesarese trasformate di fatto in “libere”, dal fattaccio di Sepang.

La scivolata e il conseguente polverone sollevato dalla sua M1 fa più male al morale che alla classifica, quindi, ma ben restituisce l'idea di un Rossi che cerca di superare i suoi stessi limiti, per provare a sognare ancora il decimo mondiale della carriera. Fuorigioco il Dottore, c'hanno provato le due Honda, come previsto, a impensierire il maiorchino. Ma di fatto Marquez e Pedrosa gli hanno fatto poco più che il solletico: veloce, anzi velocissimo, “Carboncito” (2° a 0”488), in alcuni passaggi, ma poco pulito nelle traiettorie in altri, senza contare che la moto ancora non gestisce come dovrebbe gli pneumatici:” Ho provato a dare il massimo, ma Jorge ha fatto un giro incredibile – spiega Marquez -; abbiamo fatto un piccolo step in avanti, ma con il cado le gomme soffrono, sia davanti che dietro. Lorenzo sembra avere un passo migliore, ma voglio provare a vincere per chiudere al meglio l'annata. L'importante è non far scappare subito Lorenzo”, ed inevitabile aggrottare il sopracciglio, nel sentire queste dichiarazioni proprio da Marquez…

Sulla stessa linea le parole di Pedrosa, terzo (a 0“505): «Sono un po' più contento rispetto alle libere, ma è difficile tenere il grip sul posteriore. La partenza sarà molto importante: bisognerà essere avanti fin dalle prime curve». Problema simile a quello manifestato dallo stesso Rossi:«La mattina la moto è molto più guidabile, mentre con le temperature più calde fatico ad avere il giusto grip. La modifica che avevamo pensato di sperimentare non mi ha soddisfatto, quindi sono tornato all'assetto delle libere, e stavo facendo anche un bel giro, ma poi sono caduto: succede…Strategie per la gara? Fossi partito alla pari con gli altri avrebbe avuto senso parlarne, così no; bisognerà dare il massimo senza strafare: la gara dura 30 giri, è molto lunga…».

Il poleman Lorenzo conferma invece le sensazioni vissute nel paddock e sugli spalti: «Sono felicissimo, ho spinto al massimo, ho fatto il miglior giro della mia vita: se provo a rifarlo altre mille volte non ci riesco…»

Non certo parole rassicuranti per Valentino, che anzi confermano la grande forma e concentrazione di Jorge. Val la pena ricordare che, se Lorenzo dovesse vincere, Rossi sarebbe campione solo con il secondo posto (visto che, seppur ultimo, partirà comunque con 7 punti di vantaggio in classifica). Inevitabile quindi che, almeno stavolta, lo schieramento pesi parecchio anche letto al contrario, cioè partendo proprio dall'ultimo, cioè Rossi, per inquadrare tutti quegli avversari che di solito Il Dottore vede solo nel giro di prova, e che invece ora diventano fastidiosi ostacoli da superare inseguendo il sogno della rimonta impossibile.

E allora si noti che le Ducati staranno nel mezzo: settimo Iannone (che nelle libere4 ha esplicitamente invitato Valentino a sfruttarne la scia…), nono Dovizioso. Forse un po' troppo lontano dalla “banda spagnola”, per provare a infastidire Lorenzo e Marquez, così come lontano è Petrucci, decimo. Ma attenzione anche alla seconda fila, con Aleix Espangaro, Crutchlow e Smith, tre piloti intraprendenti che non hanno nulla da perdere, e che quindi potrebbero osare per cercare il risultato di prestigio.

Difficile però fare pronostici, soprattutto su quello che accadrà nelle prime due curve. La speranza? Accantonati per un attimo tifo, rivalità e partigianeria, immaginate di ritrovare Lorenzo in testa, con un secondo e mezzo circa di vantaggio su Marquez, con Rossi attaccato agli scarichi, a un paio di giri dalla fine…Non sarebbe male, vero?

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