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Berlusconi dimesso: sarò ancora utile all’Italia, ora vendo…

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dopo un mese al san raffaele

Berlusconi dimesso: sarò ancora utile all’Italia, ora vendo il Milan

«È stata una prova molto molto dolorosa, non credevo di affrontare molto male. Ora sto un po' meglio». Lo ha detto Silvio Berlusconi uscendo intorno alle 11 dall'ospedale San Raffaele dove era ricoverato dal 7 giugno scorso e dove è stato operato al cuore il 14 giugno per la sostituzione della valvola aortica. Il leader di Forza Italia continuerà la riabilitazione nella sua villa di San Martino ad Arcore sotto la supervisione di una equipe medica guidata dal suo medico curante Alberto Zangrillo.

Berlusconi: sarò ancora utile all'Italia e agli italiani
«Adesso mi aspettano due mesi di riabilitazione e poi sarò di nuovo utile all'Italia e agli italiani». Sono state queste le prime parole dell'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi pronunciate subito dopo le sue dimissioni dall'ospedale San Raffaele. L 'ex premier, appoggiato al suo storico collaboratore Valentino Valentini, prima di lasciare la struttura ospedaliera, si è fermato a parlare con i cronisti che lo aspettavano fuori. Ad attenderlo fuori dall'ospedale anche una trentina di sostenitori
che al suo arrivo hanno urlato “Auguri presidente”.

Su vendita Milan accettata proposta cinese
Quanto alla cessione del Milan, Berlusconi ha confermato che la società «ha ormai un percorso avviato verso i cinesi» che si impegneranno a investire 400 milioni nei prossimi due anni. E ha aggiunto a proposito delle trattative in corso tra Fininvest e la cordata di società asiatiche in pista: «Ho rinunciato a qualsiasi pretesa di prezzo, ho accettato quello che mi è stato proposto. Ho preteso però che ci sia l'impegno da parte di queste importanti società cinesi, tra cui ci sono anche a partecipazioni statale, di versare almeno 400 milioni di euro come investimenti».

Zangrillo: è andato tutto nel modo migliore
Dal punto di vista sanitario «è andato tutto nel modo migliore» ha detto il medico personale di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, poco dopo le dimissioni dal San Raffaele dell'ex premier. Sono state rispettate «le tabelle di riabilitazione che continueranno sotto la guida del personale del San Raffaele» ha spiegato Zangrillo, confermando che le cure riabilitative ad Arcore dureranno un paio di mesi. Quelle respiratorie, in particolare, di solito consistono in esercizi di respiro controllato. Quelle motorie, invece, servono per riabituare il cuore ad attività un po' più impegnative senza affaticarsi subito.

Berlusconi: con questo sistema vince M5s
Il leader di Forza Italia non ha rinunciato con i cronisti a un’analisi della situazione politica. E in particolare ha sottolineato che si è passati «dal bipolarismo a un tripolarismo che molto pericoloso, dove non ci sono leader a cui poter affidare il nostro destino». Non solo. Per Berlusconi «il sistema congiunto riforma costituzionale e legge elettorale potrebbe portare a un governo dei 5 stelle, come si è visto nelle recenti elezioni comunali dove il M5s ha vinto 29 volte su 30». Si sente ancora un leader? gli è stato chiesto. «Uno sente se poter dare ancora un contributo al proprio Paese. Io spero non ce ne sia bisogno, se ce ne fosse spero di averne la forza» è stata la risposta del Cavaliere.

“Mi aspettano due mesi di riabilitazione e poi sarò di nuovo utile all'Italia e agli italiani”

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia 

Messaggio a coordinatori Fi: non mollo partito
Malgrado la delicata operazione subita e la convalescenza da completare, il leader azzurro non sembra dunque intenzionato a lasciare la politica. Con un ruolo ancora da definire. «Io di certo non mollo Forza Italia». È questo il messaggio che Berlusconi ha inviato ieri ai coordinatori regionali di Forza Italia. La presa di posizione di Fedele Confalonieri a favore di un nuovo sostegno azzurro al governo di Matteo Renzi ha scatenato un putiferio all'interno del partito. Ecco perchè pur lontano dalla scena, Berlusconi ha comunque voluto rassicurare i suoi, ribadendo l’impegno ufficiale a sostegno della campagna per il 'no' al referendum.

Cerchio magico estromesso
Sul piano politico, durante la degenza, Forza Italia, con il placet del Cavaliere, è già stata rivoluzionata: il cosiddetto “cerchio magico” è stato estromesso dai ruoli chiave di dirigenza; mentre la “vecchia guardia” vicina alla famiglia Berlusconi e alle aziende del gruppo ha preso il timone. A gestire la fase operativa insieme al Cavaliere c'è al momento il nuovo 'direttorio' azzurro, composto non solo dai fedelissimi (Ghedini, Gianni Letta e Fedele Confalonieri) ma anche dalla primogenita Marina. Dopo le dimissioni di Maria Rosaria Rossi da tesoriere del partito (come ricompensa per la dedizione le è stato assegnato il compito di controllare i conti del gruppo al Senato) dal San Raffaele Berlusconi ha ufficializzato la nomina del fedelissimo Valentino Valentini (uomo Mediaset) a «capo segreteria e relazioni esterne». Un segnale anche a quanti tra i big prefiguravano direttori postberlusconiani.

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