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Referendum, confronto Renzi-Anpi. Cdm il 26 settembre fisserà…

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Referendum, confronto Renzi-Anpi. Cdm il 26 settembre fisserà data

La data del referendum costituzionale «la deciderà il Consiglio dei ministri che si terrà il 26 settembre». Lo ha annunciato, a Uno Mattina, il premier Matteo Renzi, che ha rilanciato la sua disponibilità a modificare l’Italicum («Chiederemo ai partiti delle opposizioni, quali sono le loro idee»). E ha smentito le ipotesi, rilanciate oggi da alcuni quotidiani, di tagli alle spese per la sanità e di introduzione di una tassa sul fumo («Nel 2017 i soldi per la sanità aumenteranno e non ci saranno interventi sui pacchetti di sigarette»). Sull’andamento dell’economia ha commentato: «Va un po' meglio di prima ma ancora non va bene come noi vorremmo. Siamo intorno al +1%». E sulla riforma della scuola ha poi ammesso: «Non tutto ha funzionato come avremmo voluto».

Renzi a Anpi: ora voglio scrivere storia
Renzi ha mandato un messaggio al presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia (schierato per il no), che ha incontrato stasera alla Festa dell’Unità di Bologna per un dibattito sul referendum: «Gli dirò che ci sono partigiani che votano No, ci sono partigiani che votano Sì. Ringrazierò i partigiani per quello che hanno fatto 70 anni fa, però io vorrei tenere viva la storia del passato ma scrivere la storia dei prossimi anni». Il premier ha poi confermato che, se passa la riforma costituzionale, con i risparmi attesi sarà istituito un «fondo di 500 milioni di euro che sarà messo a disposizione delle nuove povertà». «Ritroviamo le ragioni del dialogo. Si può votare sì oppure no ma dire che è in gioco la democrazia è una presa in giro nei confronti degli italiani», ha detto Renzi a Bologna. «Il nostro statuto dice che tra
gli obiettivi c'è da difendere e chiedere l'attuazione della Costituzione, nello spirito con cui la votarono i costituenti. Una modifica è sempre ammissibile, ma quando c'è qualcosa che stravolge quello spirito ci sentiamo obbligati a schierarci a difesa della Costituzione», ha replicato Smuraglia.

«Chiederemo a opposizioni idee su Italicum»
Il premier continua a tenere coperte le carta scoperte sulle possibili modifiche di merito dell’Italicum. Anche se tra i parlamentari renziani circola l'ipotesi del Provincellum come risposta a chi critica i capilista bloccati: un sistema basato sui collegi uninominali che prevede il ballottaggio tra le prime due liste e il premio fino al 60% per chi vince. «Chiederemo ai partiti, gli altri partiti delle opposizioni, quali sono le loro idee altrimenti è una discussione surreale» ha dichiarato oggi a Uno Mattina. E ha aggiunto: «Per me l'Italicum è un’ottima legge elettorale, ma se qualcuno ha proposte che le tiri fuori. Altrimenti è un dibattito surreale. Ma se ci viene chiesto: siete disponibili a cambiare la legge elettorale come segnale di ascolto e apertura? Io rispondo assolutamente sì».

Camera vota 21 settembre mozione Sinistra italiana
L’Aula della Camera voterà il 21 settembre sulla mozione di Sinistra Italiana che impegna il governo a modificare l'Italicum. E nei vertici dem del Nazareno si sta preparando la 'contromisura': il Pd infatti starebbe pensando di presentare una propria mozione con la quale aprire alla necessità di cambiare il sistema di voto. Renzi, del resto, ha ribadito di voler mettere mano all’Italicum al di là del pronunciamento della Consulta previsto per ottobre. Ma alla minoranza dem non basta una mozione. «Serve un'iniziativa parlamentare concreta», ha rilanciato Roberto Speranza, uno dei leader della minoranza dem.

«Pil non va bene come vorremmo, è intorno a 1%»
Sull’andamen to dell’economia, il presidente del Consiglio, nel suo intervento a Uno Mattina, ha ammesso che «va un po' meglio di prima, ma ancora non va bene come noi vorremmo». E ha aggiunto: «Siamo intorno al +1%, che è poco rispetto ai nostri sogni ma è molto di più di come era prima. È come se la macchina che andava contromano avesse fatto inversione e si fosse messa nella giusta direzione».

“Con i risparmi della riforma costituzionale, un fondo di 500 milioni di euro sarà messo a disposizione delle nuove povertà”

Matteo Renzi, presidente del Consiglio 

Renzi: aumentano soldi sanità, no a tassa fumo
«Nel 2017 i soldi per la sanità aumenteranno e non ci saranno interventi sui pacchetti di sigarette», quindi «in modo categorico queste informazioni sono sbagliate». Così il presidente del Consiglio, ha smentito le ipotesi, rilanciate da alcuni quotidiani, di tagli alle spese per la sanità e di introduzione di una tassa sul fumo. Poi ha aggiunto: «I fondi alla sanità nel 2017 continueranno a crescere. Certo il ministro della Sanità chiede dieci e magari otterrà uno, ma non è che ha avuto un taglio. Se ci saranno tagli non sarà sul passato ma sulle richieste dei ministeri».

«Tutti rispettino regole, anche Germania surplus»
Sulle regole europee, il premier ha rivendicato che «l’Italia le sta rispettando». E ha attaccato: «Altri paesi non le stanno rispettando: perché va ricordato che c'è la regola del deficit ma anche la regola del surplus primario che la Germania non
rispetta. Se le regole valgono, deve valere per tutti. A Bratislava come negli altri vertici, porto la voce di un Paese che si è stancato di ricevere la lista delle cose da fare».

«Risorse per terremoto ci sono»
Il premier è tornato anche sulle risorse per Casa Italia (il piano nazionale di prevenzione antisismica lanciato dal governo dopo il terremoto del 24 agosto). Lo ha fatto assicurando che «in larga parte ci sono già, ma sono spese talvolta male». E ha aggiunto: «Mi arrabbio quando vedo qualcuno che ha buttato via i soldi per i terremoti del passato. Bene che ci siano le risorse: grande faro dell'autorità anticorruzione di Cantone e poi quello che servirà ulteriormente lo metteremo anche a costo di fare qualche discussione in Europa. Tutto ciò che serve per la stabilità dei nostri figli non deve essere minimamente bloccato dalle burocrazie europee».

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