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M5s, al via da domani votazioni su 'Non Statuto' e e…

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dopo la kermesse di palermo

M5s, al via da domani votazioni su 'Non Statuto' e e regolamento. A Roma in Aula giovedì mozione per no Olimpiadi

Domani 27 settembre 2016 iniziano le votazioni per consentire a tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle di decidere se e quali modifiche apportare al Non Statuto e al Regolamento del MoVimento 5 Stelle. Lo si legge sul blog di Beppe Grillo.
I quesiti della votazione, annunciata dal palco da Beppe Grillo a Palermo, sono tre, annuncia ancora il blog spiegando che ogni iscritto è chiamato a decidere se «modificare il Non Statuto con il nuovo testo aggiornato», se «modificare il Regolamento del Movimento 5 Stelle con uno dei due testi proposti». E, nel caso si modifichi il Regolamento, «quale dei due testi proposti preferisce utilizzare». Le votazioni si chiuderanno il 26 ottobre 2016. Sul tavolo, la revisione del regolamento con i criteri per le espulsioni. Un’accelerazione decisa dopo la sentenza del tribunale di Napoli che a luglio ha sospeso l’espulsione di 20 militanti grillini. Pesa anche la vicenda del siondaco di Parma Federico Pizzarotti, sospeso dal Movimento 5 Stelle da mesi e ancora in attesa di 'verdetto' definitivo.

Nuove regole anche per decidere espulsioni
Si propone la modifica del Regolamento per modificare le procedure delle espulsioni. Varie le opzioni possibili: indicare in modo più dettagliato i comportamenti sanzionabili; prevedere sanzioni differenziate; attribuire la decisione ad un organo terzo composto da portavoce; oppure lasciare a Beppe Grillo, in qualità di garante del M5S, le sole facoltà di annullare le sanzioni e di sottoporre la decisione ad una votazione on line degli iscritti). La prima proposta di modifica del Regolamento, nella quale viene mantenuta la possibilità di disporre le espulsioni, prevede comunque si possano applicare, in casi meno gravi, altre sanzioni (richiamo e sospensione sino a dodici mesi). La seconda proposta di modifica, nella quale non è più prevista la possibilità di espulsione, prevede come sanzioni disciplinari il richiamo, la sospensione sino a 24 mesi e, nei casi di perdita dei requisiti di iscrizione, la sospensione a tempo indeterminato. Si propone la modifica del Regolamento anche per consentire a tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle di proporre in futuro modifiche al testo del Regolamento stesso.

Mozione su Olimpiadi in Aula giovedi
Intanto, all'indomani del raduno Cinquestelle a Palermo, il movimento prova a ricompattarsi dietro Beppe Grillo, che ha annunciato il rientro a tempo pieno come capo politico del Movimento dopo le divisioni emerse all'interno del direttorio. Pesano le parole della sindaca Raggi, tornata protagonista in Sicilia. «Ci attaccano per ogni cosa - ha detto - e la cosa vergognosa è che è proprio il premier ad attaccarci, Renzi che non ha rottamato nessuno. E “Con il No al referendum vedranno la loro fine». La sindaca, rientrata stamattina in Campidoglio, ha incassato l’appoggio della piazza a Palermo, ma ora deve procedere in fretta con le nomine.

Raggi continua a muoversi tra mille difficoltà, a partire dai problemi a chiudere la squadra: mancano ancora le caselle dell’assessorato al Bilancio (sul giudice della Corte dei conti Salvatore Tutino pendono difficoltà tecniche legate al fatto che non è in pensione), di quello alle Partecipate (dove dovrebbe approdare Alessandro Gennaro, commercialista 39enne docente a contratto di Finanza internazionale alla Sapienza), del capo di gabinetto, dell’amministratore unico di Ama. nonché del direttore generale di Atac. Intanto giovedì mattina ci sarà una seduta straordinaria dell'Assemblea capitolina per discutere la mozione di maggioranza che dovrebbe annullare il voto del precedente Consiglio comunale a favore della candidatura. Scontato che la mozione venga approvata, dato M5S dispone della maggioranza in consiglio e che il sindaco Virginia Raggi ha già annunciato la rinuncia alla candidatura olimpica. Si valuta anche l’ipotesi di una successiva delibera di giunta per ratificare la scelta del Consiglio.

A Palermo Grillo riprende in mano il Movimento 5 Stelle

Di Maio-Di Battista: non ci sono leader
All’indomani del rientro di Beppe Grillo come capo politico a tempo pieno e dell'uscita dall'ombra di Davide Casaleggio, il duo Di Maio-Di Battista è tornato in tv da Lucia Annunziata a “In mezz'ora”. Lo ha fatto per smentire lidearismi e per gettare acqua sul fuoco dei malumori che continuano a serpeggiare tra gli ortodossi, relegati nelle seconde file. Come Roberto Fico, che ieri aveva sentenziato: «Mai più leader».

Lombardi: Di Maio-Di Battista comunicatori no capi
È proprio la questione della leadership una di quelle che preoccupa di più gli «ortodossi». Roberta Lombardi (che ha organizzato la manifestazione dopo essere stata allontanata dal mini-direttorio per i dissidi con Raggi) ha ribadito il concetto in alcune interviste: «Di Maio e Di Battista sono bravi a comunicare ed è giusto che vadano in tv. Ma non hanno un ruolo politico», «per essere leader occorre l’autorevolezza. E per ora quella ce l’ha solo Beppe». Lombardi non ha risparmiato battute al vetriolo alla sindaca Raggi, sottolineando che a Roma il Movimento e la sindaca Raggi viaggiano per ora su «due strade parallele. Speriamo si incontrino».

E ha aggiunto: «Io e Roberto (Fico, ndr) la vediamo spesso allo stesso modo e sa perché? Perché siamo della vecchia guardia», ha spiegato a Repubblica. «Con lui, Paola Taverna, Carla Ruocco, con chi è arrivato prima del 2012. È stato quello lo spartiacque: l'anno della vittoria del Movimento a Parma. Noi diamo molta importanza al collettivo». Con chi è arrivato dopo, ha aggiunto, «noto che a volte c'è più spinta a livello comunicativo e meno attenzione alla sostanza. Il problema è quando tu cerchi di inseguire Matteo Renzi sul suo stesso terreno. E per la fretta ti lanci in affermazioni che non hai condiviso: butti il cuore oltre l’ostacolo, ma ti spingi dove il Movimento non è andato». Ad esempio, dice, quando in televisione Di Battista ha ipotizzato il governo di scopo.

“Per essere leader occorre l’autorevolezza. E per ora quella ce l’ha solo Beppe”

Roberta Lombardi, deputato M5s 

Ruocco: chi gioca da solo va contro i nostri principi
Su una lunghezza d’onde simile Carla Ruocco, deputata e membro del Direttorio M5s. «Per me il Movimento è uno soltanto. Sicuramente il discorso sulla comunicazione sbilancia un po' tutto, e rischia di travolgere i principi di trasparenza e di lealtà, che devono essere il nostro faro» ha detto in una intervista alla Stampa. E su Di Battista e Di Maio ha spiegato: «sono nostri compagni di viaggio. Non credo giocheranno una partita personale. Sarebbe contro i principi del M5S e non porterebbe da nessuna parte. E poi Beppe l’ha detto: in tv bisogna andare a raccontare le iniziative, informare sui temi. Punto». Del resto «Beppe ha ribadito che è lui il capo politico, cosa che io ho sempre pensato. Non ho mai creduto al passo di lato, a differenza di altri».

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