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Dossier Padoan: «La flat tax? Tipico prodotto da bacchetta magica»

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Dossier | N. 177 articoliElezioni 2018-Ultime notizie, interviste e video

Padoan: «La flat tax? Tipico prodotto da bacchetta magica»

La flat tax, ovvero un sistema fiscale non progressivo in cui si applica una sola aliquota indipendentemente dal livello di reddito dei singoli, è sempre più al centro della campagna elettorale e dello scontro tra centrosinistra e centrodestra. Sulla tassa cosiddetta “piatta” si sommano proposte, controproposte, annunci e polemiche tra le parti politiche. Il tutto anima questi giorni di campagna elettorale in vista dell’appuntamento del 4 marzo.

Padoan: diteci dove trovate decine miliardi
In un intervento alla trasmissione in 1/2 di Lucia Annunziata su Rai Tre il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha lanciato un appello dal tono emblematico: «diteci dove trovare decine di miliardi», ha detto. A stretto giro è arrivata la replica del capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta. «La flat tax del centrodestra ha coperture certe», ha sottolineato l’ex ministro della Pa su Facebook.

Salvini: inferiore al 20%. Martina: esatto contrario equità
A precedere il botta e risposta a distanza tra Padoan e Brunetta era stato, pochi minuti prima, quello, anch’esso a distanza e altrettanto acceso, tra il segretario della Lega Matteo Salvini e il vicesegretario del Pd Maurizio Martina. Con il primo che, proprio davanti alle telecamere della trasmissione di Rai Tre, aveva annunciato: «La settimana prossima ci sarà un numero per essere seri. Una tassa unica, pagare meno per pagare tutti. Secondo me l’aliquota dovrà essere più vicina al 15% che al 23%. Il mio numero “aureo” è sicuramente inferiore al 20%». E Martina, a stretto giro, a sottolineare su twitter: «Dunque per Salvini un notaio, un agricoltore e un pensionato devono pagare la stessa aliquota. L’esatto contrario dell’#equità. A chi conviene davvero la flat tax».

Berlusconi: aliquota unica pari o inferiore a 23%
Se Salvini ha fatto riferimento al «numero aureo sicuramente inferiore al 20%» il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervenuto nel pomeriggio a Domenica Live su Canale 5, ha spiegato che l’aliquota unica «sarà pari o inferiore all’aliquota più bassa di quella che c’è oggi, il 23%». Con la flat tax, ha garantito Berlusconi, «si riduce l’evasione». L’ex presidente del Consiglio ha poi ricordato come la misura sia stata applicata in più di 60 Paesi.

“La flat tax è il tipico prodotto da “bacchetta magica” perchè con l’introduzione sembra arrivi una semplificazione e l’abbattimento delle tasse ma - a chi la propone chiedo: “diteci dove trovate decine e decine di miliardi che servono””

Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia 

Padoan: flat tax tipico prodotto da bacchetta magica
Intanto però il ministro Padoan, che sarà candidato alle prossime elezioni per il Pd, nel suo intervento in televisione ha espresso più di una perplessità. La flat tax, ha sottolineato, «è il tipico prodotto da “bacchetta magica” perchè con l’introduzione sembra arrivi una semplificazione e l’abbattimento delle tasse ma - a chi la propone chiedo: “diteci dove trovate decine e decine di miliardi che servono”».«Capisco - ha aggiunto Padoan - che dire flat tax suscita entusiasmo per chi pensa di votare in base a questa ma produce un effetto regressivo ben noto di beneficio ai ricchi».

Sì a interventi marginali per migliorare Jobs Act
In generale, Padoan ha parlato di riforme e delle proposte che sono state rilanciate in questi giorni di campagna elttorale. «Credo - ha detto - che non ci sia niente di male ad aggiustare a margine la struttura del jobs act e degli incentivi fiscali per migliorare un mercato del lavoro che molti considerano non equilibrato», ha spiegato. I nuovi occupati, ha ricordato il responsabile dell’Economia, sono «più di un milione se si calcola dall’inizio del Governo Renzi». Dipende dal Jobs Act «che deve ancora dare tutti i suoi frutti in termini strutturali», con ulteriori risultati che «vedremo nei prossimi mesi e nei prossimi trimestri», a cui si aggiungeranno gli effetti dei nuovi incentivi per il lavoro dei giovani.

M5S incompetenti, pericolo per stabilità
Padoan ha parlato di M5S. Il movimento 5 stelle, ha detto il responsabile dell’Economia, «è un pericolo per la stabilità e la sostenibilità del paese, dovuto spesso a una grande incompetenza». Il ministro ha poi spiegato che del movimento «si è fatto una idea guardando due esperienze: la non amministrazione di due importanti città del paese e i rapporti con loro che ho avuto in Parlamento».

Sfida tra chi vuole smantellare e chi andare avanti
Alla domanda su chi scommetterebbe tra Berlusconi e 5 Stelle, Padoan ha risposto: «Esiste anche l’astensione se non sbaglio». Per il ministro dell’Economia, la vera sfida elettorale è oggi tra «chi vuole smantellare tutto», dal Jobs Act alla legge Fornero, e «chi vuole andare avanti per quella strada perchè pensa che è la direzione giusta». Dei programmi ha detto: «Conosco un po’ meglio quello che propone il Pd», bisogna «continuare sulla strada delle riforme». Padoan è ottimista: «Mi auguro - ha confidato - che tutto quello che è stato fatto in questi anni possa essere preservato e rafforzato, è quello che ci chiedono dal resto del mondo ed è quello che ci chiedono i mercati».

Con D’Alema vecchio rapporto che rimane in piedi
Il confronto con Liberi e Uguali? «Con Massimo D’Alema c’è un vecchio rapporto che rimane in piedi sul piano personale, almeno da parte mia - ha risposto Padoan - . Sui contenuti ci sono stati scambi, su alcuni temi c’è molta comunanza di interessi, come sul fare in modo che dagli investimenti pubblici arrivi un forte contributo alla crescita».

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