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Rugby, l'Italia resiste solo un tempo poi la Francia dilaga. A Parigi finisce 30 a 10

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Seconda partita e seconda sconfitta per l'Italia nel Sei Nazioni 2014. Gli Azzurri hanno perso per 30 a 10 allo Stade de France, regalando ai padroni di casa la seconda vittoria consecutiva, cosa che – come ha ricordato il ct transalpino Philippe Saint-André – non succedeva dal 2012. I numeri però non aiutano a spiegare cosa è accaduto negli ottanta minuti di gioco. Con il primo tempo chiuso sul 9 a 3, il risultato finale di 30 a 10 sembra raccontare una partita a senso unico, con la Francia dominante sull'Italia. Tuttavia, non è andata esattamente così.

La cronaca minuto per minuto

Una partita dal doppio volto
Non sarebbe giusto parlare di un'altra sconfitta onorevole, probabilmente gli stessi Azzurri si sono stancati di questa definizione. E poi, si può dirlo chiaramente, non c'è molto di onorevole in una sconfitta. L'Italia, sabato scorso a Cardiff con il Galles, aveva dimostrato di potersela giocare alla pari con chiunque e oggi è entrata in campo per farlo ancora. Nei primi 40 minuti ci è riuscita, tenendo testa ai padroni di casa e giocando in alcuni frangenti anche meglio di loro. L'equilibrio è dimostrato anche dal fatto che i primi punti sono stati segnati sul tabellone al 26', grazie a un calcio piazzato del mediano di mischia dei Bleus, Jean-Marc Doussain, che al 5' minuto aveva sbagliato la sua prima occasione. Prima di arrivare al 3-0, era stata l'Italia ad avere la possibilità di portarsi in vantaggio.

Al 12' e al 22' Gonzalo Garcia aveva calciato dalla lunga distanza, però dopo un calcio corto, uno era stato lungo ma non altrettanto preciso. Sei punti persi, sei punti pesanti che avrebbero reso maggiore giustizia al XV capitanato da Sergio Parisse. Dopo il 3-0 al 26', due minuti dopo l'Italia ha agguantato il pareggio, grazie al piazzato di Tommaso Allan (3-3). Al 31', Allan ha un'altra occasione per ottenere punti. Questa volta, però, il mediano d'apertura fallisce un calcio facile dai 30 metri. Doussain al 34' non sbaglia e porta il risultato sul 6-3. La difesa azzurra regge bene l'impatto francese e anzi la mischia italiana si mostra in più di una occasione dominante. Tuttavia, paga i falli commessi in parti del campo che offrono ai francesi buone possibilità di piazzare. Al 38', infatti, arriva un nuovo calcio di punizione, Doussain non sbaglia e si va negli spogliatoi per la pausa sul punteggio di 9 a 3. Un passivo che, alla luce di quanto visto, lascia ben sperare.

Il break francese nella ripresa
L'inizio della ripresa, invece, è la Caporetto degli Azzurri: una decina di minuti di sbandamento che segnano la partita e il risultato finale. Al 3' il Tmo convalida la meta di Louis Picamoles, che sfugge al placcaggio di Edoardo Gori prima e di Tommaso Allan dopo. Doussain trasforma per il 16 a 3. Due minuti dopo, è Wesley Fofana a regalare ancora punti ai Bleus. Luke McLean non riesce a placcare il centro avversario – premiato poi con il titolo di Man of the Match – e Doussain trasforma ancora per il 23-3. Al 48' partono le prime sostituzioni ma la musica non cambia. L'Italia è in pieno affano e i francesi ne approfittano. Ogni errore azzurro viene pagato caro. Al 51' Fofana fa partire l'azione, guadagnando metri, passa la palla a Yoann Huget che serve a sua volta l'esordiente Hugo Bonneval.

Finale convulso
L'esito è una meta, ancora trasformata dal mediano di mischia, per il 30 a 3. È qui che si vede la differenza tra l'Italia costruita da Jacques Brunel e quella di tanti tornei passati. Un'altra Italia sarebbe affondata. Invece, oggi la Nazionale ha reagito, tornando a mettere pressione sugli avversari. Al 66' il Tmo non convalida una meta, segno della pressione italiana nell'area dei 22 dei padroni di casa. Al 69' arriva il cartellino giallo per Sebastien Vahaamahina, entrato da una manciata di secondi. Il vantaggio numerico potrebbe essere la chiave di volta del match. Un minuto dopo, però, il nervosismo ha la meglio e l'arbitro Jaco Peyper tira fuori il cartellino rosso per Michele Rizzo e il pilone francese Rabah Limani.

Il prima linea italiano si ritrova fuori dal campo prima del tempo per un pugno, tirato come reazione a una testata del transalpino. L'Italia resta in vantaggio numerico ma deve giocare comunque in 14. Gli Azzurri non mollano e al 37' il tanto possesso viene premiato. Botes lancia Tommaso Iannone in meta. Orquera trasforma per il 30-10. Vahaamahina ha il tempo di tornare in campo per una mischia dell'ultimo minuto. Non c'è però la possibilità di costruire altre azioni. L'arbitro decreta la fine dell'incontro, di fronte ai circa 70mila dello Stade de France, che hanno accompagnato gli ultimi minuti cantando la Marsigliese per festeggiare il successo ormai certo. La Francia riconquista il trofeo Garibaldi e "vendica" così la sconfitta di un anno fa allo Stadio Olimpico di Roma.

I numeri del match
Francia-Italia 30-10 (primo tempo 9-3).
Per la Francia: 3 mete (Picamoles, Fofana, Bonneval), 3 trasformazioni (Doussain), 3 calci piazzati (Doussain).
Per l'Italia: una meta (Iannone), 1 trasformazione (Orquera), 1 calcio piazzato (Allan).
Calci fermi: Doussain 6 su 7, Allan 1 su 2, Garcia 0 su 2, Orquera 1 su 1.
Cartellino giallo: Vahaamahina (Francia).
Cartellino rosso: Slimani (Francia) e Rizzo (Italia).

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