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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2010 alle ore 08:05.
Molto più personal, molto meno computer. Il segreto di iPad, il tablet di Apple che arriva sul mercato italiano il prossimo venerdì (ma solo per chi l'ha già ordinato online, perché già "tutto esaurito" per almeno un mese), alla fine è questo. Il tablet di Apple, che anche negli Usa è tutt'ora difficile da trovare nei negozi, arriva nel nostro paese mentre si sta già creando una piccola pattuglia di futuri prodotti della concorrenza che intendono catturare l'inedito mercato dell'apparecchio presentato a fine gennaio e commercializzato a Pasqua negli Usa.
La novità del lancio italiano e in altri paesi (tra cui Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna) è che arrivano subito entrambe le versioni: quella dotata solo di connessione Wi-Fi (che richiede un hot-spot) e quella dotata anche di connessione dati 3G con micro-sim di Vodafone, 3 Italia e, in prospettiva, Tim. Il nuovo modello, che ha in più anche il Gps e per il resto è identico a quello Wi-Fi già provato in anteprima dal Sole 24 Ore fin dal suo lancio, è radicalmente diverso.
La connessione 3G permette infatti, come abbiamo potuto provare nei giorni scorsi con un apparecchio dotato di 64 Gigabytes di memoria (il massimo, per un costo complessivo di 799 euro), di rivoluzionare l'utilizzo di iPad. Grazie alle tariffe flat o semi-flat degli operatori telefonici, l'utilizzo di iPad diventa molto differente. La possibilità di accedere ai propri documenti caricati su internet fa quasi scomparire il limite principale di iPad e cioè la difficoltà di inserire nuovi documenti nell'iPad quando ci si trova in giro (mentre rimane a nostro avviso quello della mancanza di una webcam). Nelle settimane scorse infatti si è discusso molto se iPad serva solo per consultare contenuti o anche per crearli. Se, cioè, con iPad sia solo possibile vedere film, leggere libri digitali, ascoltare musica e guardare foto o si possa anche usare per scrivere e altre attività più complesse e creative, come un Pc. La risposta con il modello solo Wi-Fi era parziale: ci sono 5mila applicazioni (più altre 200mila create per iPhone e compatibili) ma l'uso in qualche modo ci è sempre parso limitato.