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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2010 alle ore 08:05.
L'arrivo in Italia dell'iPad non è solo un evento tecnologico e di costume, ma una grande novità che mi riguarda direttamente, come editore e come utilizzatore.
Sul primo aspetto, stiamo lavorando ormai da alcuni mesi perché La Stampa sia in grado di cogliere le opportunità offerte dal nuovo tablet dell'Apple. Il nostro progetto, sotto la guida del direttore, mette insieme grafici, tecnici informatici, oltre che l'area del marketing e ovviamente la redazione.
L'obiettivo è di ripensare i contenuti editoriali del giornale in funzione dell'iPad, cercando anche di anticipare le tendenze nel consumo di informazioni che emergeranno nei prossimi anni. Non si tratta semplicemente di ridisegnare l'attuale sito web del giornale. La sfida è creare un'interfaccia completamente nuova, realmente multimediale, proprio come stanno facendo in molti, dai principali giornali internazionali fino a YouTube.
Qualche idea l'abbiamo già messa a punto: accompagnare la lettura di un articolo con una galleria fotografica o un video che integra e completa il testo; ascoltare il pezzo di una delle nostre “firme” dalla sua stessa voce; sfogliare il giornale sullo schermo con un tocco delle dita, quasi come facciamo con il giornale di carta.
Altre ne verranno nelle prossime settimane, probabilmente con il concorso di tutti coloro che usano il tablet e sviluppano nuove funzionalità. Il caso dell'iPhone e delle migliaia di applicazioni inventate e distribuite da migliaia di utenti-sviluppatori è un esempio illuminante.
Interagire, scaricare nuovi accessori, personalizzare saranno un fatto naturale: me ne accorgo io stesso, nell'uso quotidiano del mio iPad.
Decisamente più comodo di un Pc portatile, e in molti casi anche più bello, ne sostituisce gran parte dell'uso. Se ne sta nella mia borsa o in mezzo alle mie carte e si attiva in un istante. Il vantaggio sta anzitutto nella facilità di consultazione delle mail. Merito dello schermo, molto ampio, che permette di visualizzare al meglio gli allegati. Rispetto a quanto avviene con i palmari tradizionali, rivedere un testo, guardare le foto e controllare un report a tutto schermo diventa un'esperienza decisamente più comoda e facile. Molti siti delle testate online che consulto regolarmente sono già “iPad ready”, ma solo alcuni hanno sviluppato versioni o applicazioni specifiche in funzione del tablet: e la differenza si vede!