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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2010 alle ore 19:37.
SAN FRANCISCO - L'ambizione di Apple è sempre più grande. Dopo aver "reinventato" nel 2007 il mercato dei telefoni cellulari, come non manca di ricordare Steve Jobs ogni volta che parla del suo iPhone, adesso è arrivato il momento di reinventarlo un'altra volta con la videochiamata. Con la quarta generazione di iPhone «che ci fa fare il più grande salto in avanti dal lancio del primo iPhone», esclama Jobs dal palco del Moscone center di San Francisco aprendo l'annuale conferenza degli sviluppatori di software per l'azienda (la Worldwide Developers Conference), Apple introduce varie novità e soluzioni ingegneristiche, fra le quali spicca la videoconferenza e la pubblicità interattiva.
L'ambizione di Apple, insomma, è da un lato quella di far diventare il suo telefono un centro di comunicazione anche video (nonostante i pessimi risultati raggiunti negli anni da questo tipo di comunicazione per i telefoni 3G Umts), utilizzando però la connessione Wi-fi, e dall'altra di ampliare il mercato degli sviluppatori con l'introduzione dal primo di luglio di un sistema di pubblicità interattiva che permette a chi realizza software di guadagnare da numerosi inserzionisti gestiti direttamente da Apple. «Sono già molti e tutti di alto livello», dice Jobs, mostrando i marchi di Target, Nissan, General Electric e vari altri, che hanno portato circa 60 milioni di dollari di raccolta nei primi sei mesi di funzionamento del sistema di pubblicità, pari secondo analisi indipendenti a circa il 48% del valore del nuovo mercato della pubblicità in mobilità.
Sia iPhone che iPad - Apple prevede di arrivare entro giugno a quota 100 milioni di dispositivi mobili venduti - sono per l'azienda vere e proprie macchine per fabbricare soldi: non solo come si evince dai risultati delle ultime trimestrali (Apple ha recentemente superato la capitalizzazione di mercato di Microsoft), ma anche per le cifre accessorie: cinque miliardi di software, canzoni e film scaricati da 225 milioni di utenti, oltre 225mila applicazioni disponibili per iPhone e più di 5mila per iPad. E, come ha dichiarato Steve Jobs durante la sua presentazione, un assegno da un miliardo di dollari che l'azienda ha staccato a favore degli sviluppatori, per la maggior piccoli e piccolissimi produttori di software, grazie al modello di distribuzione dell'App store.