Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2010 alle ore 11:50.
C'è chi ha pensato si trattasse di uno scherzo, chi un'inserzione pubblicitaria. Chi ha messo la foto della fidanzata e chi invece si è arrabbiato, nostalgico della classica paginona bianca ed essenziale di Google. L'esperimento del motore di ricerca è durato 24 ore. La homepage si è presentata agli utenti con una grossa immagine sullo sfondo. Non una novità assoluta, già vista, molto simile, sul motore di ricerca Bing di Microsoft. Per un giorno google.it assomigliava a un desktop. Entrando nel proprio account si poteva scegliere tra altre foto di autore (dal National geographic a fotografi e artisti internazionali), quelle del proprio album Picasa e quelle personali.
Mountain View ha presentato la nuova funzione con un Doodle un po' più grande del solito (il Doodle è la personalizzazione a tema della homepage con cui il motore di ricerca generalmente festeggia alcune ricorrenze o scoperte scientifiche). Qualcosa però è andato storto. Sul blog americano Marissa Mayer, vicepresident per la ricerca dei prodotti e esperienza d'uso, ha scritto - dopo aver annunciato il passo indietro su Twitter - che insieme al Doodle gli utenti avrebbero dovuto visualizzare una spiegazione dell'esperimento, che sarebbe dovuto durare 24 ore per poi diventare opzionale. «A causa di un bug la spiegazione non è apparsa a molti utenti - spiega il blog - dunque abbiamo deciso di interrompere il Doodle in anticipo».
Ha prevalso la sorpresa e in rete, in pochissimo tempo, non si parlava d'altro. Anche in Italia molte persone sono rimaste sorprese. Soprattutto per la mancanza di spiegazioni. Google Italia ha introdotto il Doodle sul suo blog. Da oggi il servizio è entrato invece normalmente a regime. Per inserire una foto bisogna cliccare un link in basso a sinistra della pagina. Altrimenti resta bianca ed essenziale. «Gli utenti non vogliono sorprese» aveva detto pochi giorni fa Alma Whitten, responsabile del privacy council di Google, al Sole24ore.com parlando dei recenti scivoloni di Google sulla privacy. Evidentemente non vogliono sorprese nemmeno sullo sfondo del motore di ricerca, spazio di consuetudine e personale. Forse più del desktop.