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Tecnologie Cellulari

L'antenna dell'iPhone 4 imbarazza Apple e fa infuriare i clienti ma non frena le vendite

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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2010 alle ore 18:27.

Ormai non fa (quasi) più notizia: con uno stringato comunicato Apple ha ufficializzato di aver venduto in tre soli giorni – da giovedi 24 a sabato 26 giugno – oltre 1,7 milioni di iPhone 4. Un nuovo record per la società della Mela dunque, visto e considerato che per l'iPhone 3G nel 2008 e il suo successore iPhone 3G S nel 2009 le richieste toccarono quota un milione di unità nella prima settimana di vita commerciale del prodotto.

Un record tutto sommato preventivabile visto il solito delirio da acquisto andato in scena un po' ovunque nel mondo (oltre agli Usa il lancio ha riguardato Germania, Uk, Francia e Giappone) sottoforma di lunghe code davanti ai negozi con il logo della casa californiana. Un altro successo per Steve Jobs, in definitiva, sicuramente già molto felice del traguardo toccato dalla sua ultima amata creatura, l'iPad, per cui Apple ha confermato giusto una settimana fa di aver spedito sul mercato tre milioni di esemplari in soli 80 giorni. Il nuovo melafonino è sulla buona strada per imitarlo e lo si intuisce anche dalla rituale dichiarazione del numero uno di Apple: «Questo – ha detto infatti il Ceo riferendosi all'iPhone 4 - è il lancio di prodotto di maggior successo nella storia della società».

Il problema della ricezione: soluzione (software) in arrivo?
Lo stesso Jobs ha dovuto però cospargersi il capo di cenere e non solo per tranquillizzare coloro che non hanno potuto mettere le mani sul nuovo smartphone: «Ci scusiamo con quei clienti che non sono stati accontentati per l'insufficienza di scorte disponibili», le sue dichiarazioni ufficiali diffuse in una nota.

A rovinare la festa ad Apple e costringere il Ceo a fare per così dire pubblica ammenda è stato però un altro problema, ben più serio, e cioè la questione dell'antenna. In pieno boom di vendite è scoppiato infatti l'imbarazzante imprevisto dell'impossibilità, per i mancini, di utilizzare normalmente l'iPhone 4: impugnando il cellulare con la mano sinistra questa copre completamente l'antenna di ricezione provocando la caduta della linea telefonica. Ai clienti andati su tutte le furie proprio Jobs in persona ha risposto con un pratico suggerimento - che ha però suscitato per il guru di Cupertino molte critiche sui media - finalizzato a superare il problema. In pratica si può ovviare all'inconveniente evitando di toccare l'angolo in basso a sinistra della cornice metallica che circonda la scocca oppure utilizzando una custodia in gomma in cui contenere l'iPhone.

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Ancora più semplicemente basterebbe applicare del nastro adesivo trasparente nella zona dell'antenna per evitare che un contatto con la dita pregiudichi il suo corretto funzionamento. Ma quanti saranno gli utenti pronti a "deturpare" il loro nuovo smartphone con un accorgimento sì funzionale ma sicuramente anti estetico? Su molti blog e siti specializzati sta rimbalzando nelle ultime ore l'ipotesi che Apple stia lavorando a una soluzione software del problema, a un aggiornamento del sistema operativo iOS 4 in grado di risolvere in tempi brevi il difetto di ricezione del nuovo super cellulare.

Sul Web si legge anche che la questione, a livello tecnico, sia più grave di quanto non si possa immaginare e non sia una prerogativa delle persone mancine perché legato al possibile non ottimale posizionamento del sistema di antenne all'interno della scocca del terminale. Mettiamoci quindi anche le macchie giallognole apparse sul display touchscreen, dovute a quanto pare all'utilizzo di un agente chimico necessario per tenere uniti i vari strati che compongono lo schermo e tendenti a scomparire dopo pochi giorni d'uso del prodotto, ed ecco materializzarsi alcune ombre ad oscurare il record di vendite di cui sopra.

La sfida con Google
Se la questione dell'antenna dovrebbe presto risolversi, la mina vagante che turba la popolarità (e il business) di Apple si chiama ogni giorno di più Android. Con l'ultima "new entry" targata Motorola, il Droid X, sono oltre 60 i dispositivi (di una ventina di produttori) equipaggiati con il sistema operativo di Google in commercio, con 59 operatori mobili coinvolti nella loro distribuzione in mezzo mondo. Anche se il vero googlefonino, il Nexus One, è stato finora un flop di vendite, la rivalità fra iPhone e Android si è fatta più serrata e a dirlo sono i dati elaborati da Gartner per il primo trimestre 2010: 8,4 milioni i volumi di vendita delle varie versioni del melafonino mentre sono stati 5,2 milioni i terminali Android finiti nelle mani degli utenti. La piattaforma di Google è in poche parole ancora parecchio dietro ma ora gode di un negozio di applicazioni forte di circa 65mila programmi (meno di un terzo rispetto alle 225mila apps dello store di Apple) e una popolarità in sensibile crescita anche fuori dagli Usa. Ed anche questa è una notizia che non può passare in secondo piano.

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