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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2010 alle ore 17:23.
Vodafone e Tiscali. Huawei e Zte. L'Italia e la città di Shenzhen, nella Cina sud-orientale. La visita del premier cinese Wen Jiabao è l'occasione per annunciare accordi commerciali e investimenti nel nostro paese. Tra questi, oggi, spicca la banda larga.
Come scritto dal Sole 24 Ore, l'intesa tra Vodafone e Huawei mira allo sviluppo del network di nuova generazione e alla creazione di un centro tecnologico a Milano. Sempre sul tema delle infrastrutture di rete, Tiscali nella mattina ha confermato, con una nota, e su richiesta di Borsa Italiana e Consob, le indiscrezioni di stampa secondo cui l'azienda sarda sarebbe pronta a un accordo con la cinese Zte «al fine di creare un'alleanza strategica per lo sviluppo della banda ultra larga». Il titolo spicca nella seduta di Piazza Affari.
Huawei e Zte sono ormai dei colossi, cresciuti moltissimo negli ultimi anni. Sono nate sul finire degli anni Ottanta e hanno accompagnato il balzo della Cina nello scenario economico mondiale. Entrambe hanno sede nella città di Shenzhen. Si confrontano con i grandi nomi delle infrastrutture tecnologiche come Ericsson, Alcatel-Lucen, Nokia-Siemens, per citarne alcuni. Tando da essere nella posizione di favorire lo sviluppo dell'asfittica banda larga italiana, mentre il piano nazionale di sviluppo da 800 milioni di euro si confronta con la carenza di risorse.
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