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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2010 alle ore 13:05.
Google mangiatutto. Dopo l'automobile che si guida da sola, l'indice di inflazione in tempo reale ora il gigante di Mountain view lancia un progetto mastodontico di energia eolica per le famiglie americane. Si chiama Atlantic Wind Connection (Awc) ed un progetto che si pone l'obiettivo di portare energia pulita nelle case di almeno due milioni di famiglie americane della East Coast. Il progetto vede coinvolta Google e vale sulla carta circa cinque miliardi di dollari, cifra necessaria per erigere a circa 15 miglia dalla costa degli Stati Uniti bagnata dall'Oceano Atlantico una dorsale di turbine eoliche lunga 350 miglia, che partirebbe da New York per raggiungere in direzione Sud la Virginia in quel di Norfolk.
Va in direzione Sud. La notizia, apparsa sul New York Times e ripresa dai media on line di mezzo mondo, conferma le serie intenzioni del gigante di Mountain View nel campo delle rinnovabili ed è di particolare rilevanza in quanto si tratta del primo progetto operativo "off shore" made in Usa per ciò che concerne lo sfruttamento del vento. Una super autostrada dell'energia pulita, così l'ha definita con enfasi sul suo blog il direttore delle Green Business Operations di Google, Rick Needham, che dovrebbe portare in dote qualcosa come 6.000 megawatt di capacità aggiuntiva e ridurre sensibilmente i problemi legati all'enorme consumo di eletticità di questa area del Paese.
In particolare la Atlantic Wind Connection è stata pensata per ovviare ai rischi di congestione - il ricordo del blackout del 2003 è evidentemente ancora vivo - di una delle due grandi arterie di trasmissione (i cosiddetti National Interest Electric Transmission Corridors) che servono le città e le aree rurali della parte superiore della costa atlantica statunitense.
Google in questo progetto ci ha investito parecchio assicurandosi per il momento il 37,5% delle azioni della società – una quota identica se l'è accaparrata Good Energies, società di investimenti con base nella Grande Mela che opera nel campo delle energie rinnovabili – cui fa riferimento il progetto in questione e la dichiarata speranza dei vertici della casa californiana è quella di ottenere presto le necessarie approvazioni per attingere a capitali provenienti da terze parti e dare il via ai lavori. Il primo tratto da 150 miglia del gigantesco "backbone" che collegherebbe il New Jersey con lo stato del Delaware, se finanziamenti e permessi arriveranno come da programma, potrebbe essere messo in servizio all'inizio del 2016, con una prevista data di ultimazione dei lavori, nella migliore delle ipotesi, fissata al 2021.