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Gli utenti di internet nel mondo saranno due miliardi entro fine 2010, ma resta il digital divide

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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2010 alle ore 19:43.

Quanti sono gli internauti del pianeta? La risposta - una delle tante che scaturiscono dagli innumerevoli studi dedicati al tema – è nelle più recenti elaborazioni statistiche dell'Itu, l'International telecommunications union, l'agenzia Onu che opera nell'ambito dei sistemi di comunicazione. Il numero degli utenti della Rete stimato a fine anno è il seguente: oltre due miliardi, e quindi un terzo dell'intera popolazione del pianeta. Un numero doppio rispetto a cinque anni fa.

Il paragone con il 2009, invece, mette in evidenza il sensibile previsto aumento delle persone dotate di accesso al Web da casa (1,6 miliardi contro gli 1,4 miliardi nel 2009) ma rimarrà di fatto aperto l'atavico problema del divario digitale, nonostante 162 milioni dei 226 milioni di nuovi utenti viva nei Paesi in via di sviluppo: il tasso di penetrazione delle connessioni domestiche è nell'ordine del 65% nei mercati maturi mentre scende al 13,5% in quelli etichettati come emergenti. Una differenza ancora troppo profonda, osserva l'Itu, e rimarcata dal fatto che a fine anno solo il 21% della popolazione di questi ultimi avrà un collegamento attivo a Internet contro un valore medio del 71% dei Paesi più industrializzati. Il confronto fra le percentuali di penetrazione di Internet fra Europa e Africa è in tal senso molto esplicito: 65% contro 9,6%, con l'Asia Pacifico che arriva al 21,9% e le Americhe al 55%.

La banda larga nei Paesi in via di sviluppo? Costa troppo
Connettere scuole, aziende e aree pubbliche – questo il noto slogan dell'agenzia Onu, ribadito come nota al rapporto dal segretario generale Hamadoun Toure – è vitale per creare posti di lavoro e far aumentare la produttività e la competitività economica dei Paesi in via di sviluppo. Se non che di mezzo via sia un ostacolo per così dire "imprevisto", e cioè i costi della banda larga. Stando infatti all'It, se le connessioni veloci riguarderanno a fine 2010 solo l'8% dell'intera popolazione mondiale e se il numero di abbonamenti alla banda larga dei mercati emergenti sarà di 4,4 ogni 100 persone è anche colpa degli eccessivi prezzi dei servizi: il prezzo medio di una connessione broadband su rete fissa è di 190 dollari al mese nei Paesi in via di sviluppo contro i 28 dollari dei Paesi sviluppati. Un vero e proprio salasso che taglia fuori dal Web milioni e milioni di persone, che si consolano con il cellulare. Il rapporto Onu conferma infatti come il 90% della popolazione mondiale abbia in tasca un telefonino - 5,3 miliardi il numero di abbonamenti mobili previsto a fine anno, con una media di 116 ogni 100 persone nei Paesi industrializzati - e come siano ben 940 milioni gli abbonamenti attivi ai servizi di connettività a banda larga su reti 3G. Nel 2005 erano solo 72 milioni. Oggi dallo smartphone, secondo i dati raccolti dal Politecnico di Milano, navigano in Rete circa 11 milioni di italiani.

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