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Questo articolo è stato pubblicato il 01 novembre 2010 alle ore 17:45.
Nessuno pensa di sfidare Google sulla ricerca globale nel web: ha due terzi del mercato negli Stati Uniti. E supera il 90% in Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. Ma altre frontiere sembrano meno irraggiungibili. Blekko scommette sull'interesse delle persone che navigano online per trovare informazioni su argomenti come la salute, i viaggi e la finanza personale. E punta su una sorta di social network per selezionare le fonti dei dati in modo da evitare notizie "spazzatura" (spam) e perdite di tempo. Per esempio, nel settore della salute rovista su internet all'interno di archivi ritenuti affidabili come WebMD e Medline Plus.
Non si tratta di un'idea nuova: anche Bing, il motore di ricerca della Microsoft, ha raffinato la sua capacità di trovare informazioni su argomenti specifici. Ma Blekko ha una marcia in più: chiede la collaborazione del pubblico online. Saranno gli utenti a selezionare i siti internet più interessanti. Come in un social network, infatti, le persone possono inscriversi e aiutare a scegliere in archivi, blog, portali, forum che custodiscono dati significativi. È una sorta di gara globale per compilare un elenco di fonti autorevoli con la partecipazione del pubblico sul web. E diventa, dunque, una piattaforma di crowdsourcing, come ha dichiarato l'amministratore delegato di Blekko, Rich Skrenta. Il traguardo è ambizioso: scegliere 50 spazi internet per le ricerche in 100mila categorie. Sarà un'impresa titanica. La sperimentazione parte negli Stati Uniti. Eppure alcuni blogger di successo hanno deciso di impegnarsi nella competizione con "Big G". Come Robert Scoble: la sua pagina su Blekko diventa una guida tra le notizie in rete attraverso la segnalazione di link e la classificazione degli argomenti.
Ma in passato già altri hanno provato a rincorrere Google sul suo terreno. E hanno perso. Cuil puntava sulla velocità, ma è stato sommerso dallo spam. Anche il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, ha provato a lanciare un suo motore di ricerca, Wikiasearch: ha chiesto il contributo degli sviluppatori software per raffinare le formule matematiche che permettono di scegliere dati rilevanti nell'oceano di internet. Ma il progetto è fallito. La startup Blekko ha un team di venti persone e un finanziamento da 24 milioni di dollari. Ha convinto anche Mark Andreessen, pioniere del web che finora ha dimostrato fiuto: ex fondatore del browser Netscape, è consigliere di Facebook e investitore di Skype. Il social network e il software per la telefonia voip sono tra le società hietch più attese per l'ingresso in borsa.