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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2010 alle ore 17:48.
In Italia, a fine 2009, era on line un conto corrente su due, per un totale di circa 16 milioni di correntisti abilitati a operare via Web, cellulare e telefono. Il dato, contenuto nel settimo rapporto "La multicanalità delle banche" che Abi ha presentato qualche settimana fa era già di per sé confortante circa il crescente peso delle tecnologie nella gestione delle finanze personali degli italiani.
Un'indagine effettuata su un campione di 94.000 utenti e resa nota nei giorni scorsi da Sba - Servizi Bancari Associati (la società che offre servizi informatici a oltre 30 istituti bancari italiani) e dalla software house specializzata Auriga ha ulteriormente alzato l'asticella che misura la propensione dei correntisti del Belpaese a utilizzare gli strumenti di Internet banking. Stando infatti alle risultanze dello studio, il 40% dei conti correnti registra operazioni condotte via Rete, il 47% dei rapporti di portafoglio sono gestiti via Web e quasi la metà dei bonifici avviene per via telematica, per un valore complessivo legato a queste operazioni di poco inferiore ai 5,2 miliardi di euro. In estrema sintesi, circa un terzo (il 28,42% per la precisione) del volume di "transato" dai correntisti censiti da Sba italiani passa attraverso i servizi della banca virtuale.
A catturare l'attenzione degli italiani sono sempre e comunque le operazioni più semplici e nella fattispecie la consultazione dei movimenti di conto (lo studio ha calcolato che le richieste di estratto conto on line sono state oltre 12,6 milioni) ma la cifra generata dai bonifici – e le oltre 1,8 milioni di operazioni effettuate che rappresentano poco meno del 40% di tutti i bonifici disposti dai clienti delle banche Sba - è tale da poter affermare che la fiducia nei mezzi di pagamento telematici è sensibilmente cresciuta rispetto al recente passato. Nell'elenco delle funzioni più utilizzate dagli utenti (verso banca attiva) vi sono quindi, nell'ordine, le interrogazioni documenti, i pagamenti degli effetti bancari e delle "Riba", la situazione saldi, i moduli F24, la situazione portafoglio titoli e quella relativa agli effetti e, al decimo e ultimo posto, la funzione Rid.
L'Internet banking