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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2010 alle ore 17:24.
Nel 2010, i dati sono della società di ricerca Futuresource, i dischi BluRay prodotti e distribuiti sul mercato saranno 400 milioni. Rispetto al consuntivo dell'anno scorso, l'incremento, più che ragguardevole, sarà del 60%. E non finisce certo qui. Le previsioni per il 2014 parlano di un vero e proprio boom dei dischi a laser blu, che supereranno la fatidica soglia dei due miliardi. Le ragioni di questo eccezionale salto in avanti? Presto detto. L'abbassamento dei prezzi al consumo dei dischi stessi e la maggior penetrazione dei lettori Blu Ray (console comprese), i cui costi sono anch'essi crollati.
Mettiamoci quindi anche il fattore 3D - Fiona Hoy, analista di Futuresource, l'ha descritto come elemento "idealmente perfetto per lo sviluppo della tecnologia Blu ray" stimando per il 2012 una notevole richiesta di contenuti in tre dimensioni e un conseguente notevole impatto sulle vendite di dischi a laser blu – ed ecco emergere chiaramente i tratti di una strategia, trasversale a tutti i principali vendor, che di fatto sta imponendo ai consumatori lo sostituzione del Dvd.
Il pensionamento del "vecchio" disco ottico – Dvd è l'acronimo di digital versatile disc - e relativi player a favore dei prodotti Blu Ray capaci di offrire anche la riproduzione dei contenuti tridimensionali sembra quindi vicino ma non mancano, come noto, alcune zone d'ombra. Il fatto che Panasonic abbia fatto propri fino a tutto febbraio 2012 i diritti di distribuzione della versione Blu Ray 3D di Avatar suona per esempio come una sorta di imposizione all'utenza: se vuoi godere di questo titolo lo devi comprare da me, in bundle con il mio televisore e con il mio lettore. Per contro, gli analisti rilevano anche come proprio il kolossal fantasy di James Cameron stia guidando la crescita di domanda per i contenuti stereoscopici e a maggior ragione lo farà quando sarà venduto liberamente sul mercato.
Il problema per le major del cinema e tutti gli attori di questa catena non è comunque destinato a risolversi. Stando infatti alle più recenti elaborazioni rese note da In-Stat il mercato dei supporti ottici e a laser blu perderà fra il 2009 e il 2014 qualcosa come 4,6 miliardi di dollari. E questo perché l'ascesa dei dischi blu Ray non potrà sopperire all'inesorabile (e non troppo lento) declino delle vendite dei classici Dvd. Questi ultimi, fra cinque anni, saranno ormai fuori mercato mentre a godere della sempre più diffusa voglia di entertainment digitale degli utenti saranno per contro i servizi offerti via Internet. Siti e piattaforme per scaricare e noleggiare on demand film e video dal Web e riprodurli in streaming sul pc o sulla propria Tv ad alta definizione connessa in banda larga alla Rete triplicheranno infatti il loro fatturato passando da 2,3 a 6,3 miliardi di dollari.