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Questo articolo è stato pubblicato il 01 settembre 2011 alle ore 20:01.

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Elettrodomestici in salita, consumer electronics (e anche flat Tv) in calo (Marka)Elettrodomestici in salita, consumer electronics (e anche flat Tv) in calo (Marka)

BERLINO – Un primo semestre da dimenticare. I dati diffusi ieri da Gfk nell'imminenza dell'apertura di Ifa 2011 confermano che in questi mesi la recessione si è fatta sentire nelle tasche dei consumatori rallentandone nel complesso in modo evidente la propensione ai nuovi acquisti di prodotti elettronici, dai telefonini ai grandi elettrodomestici passando per Tv e computer.
In attesa di capire se a fine anno il bilancio sarà come previsto in attivo, il consuntivo a fine giugno delle vendite nei sei principali Paesi dell'Europa Occidentale (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Gran Bretagna) hanno registrato una significativa decrescita, sia in unità che in valore, chiudendo il periodo con un fatturato in calo dell'11,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. Come noto, le giustificazioni non mancano – assenza di importanti eventi sportivi, esaurimento del processo di switch off della tv analogica in alcuni Paesi, situazione economico-finanziaria – ma resta il fatto che per i vendor questi dati non possono che suonare come ulteriore campanello d'allarme.

Se, del resto, anche un segmento floridissimo fino a oggi come quello dello delle "flat Tv" evidenzia una flessione del giro d'affari del 14% e del venduto a volumi dell'8%, il fatto che le big della consumer electronics possano sorgere preoccupazioni è più che lecito. I prezzi di listino, oltre tutto, non sono certo in risalita e secondo Gfk le indubbie novità tecnologiche arrivate a scaffale (prodotti 3D e Internet Tv in primis) per il momento sembrano non riuscire a bilanciare efficacemente la contrazione del mercato. Rimanendo nei televisori, è interessante notare come sebbene il formato da 32 pollici sia ancora oggi quello più richiesto, i modelli superiori ai 40 pollici abbiano generato nel complesso una quota di mercato vicina al 50% e come il numero di apparecchi con capacità 3D sia ormai avviato a dimensioni molto interessanti, in virtù dei circa 6,4 milioni di pezzi che si stima possano essere venduti quest'anno in Europa Occidentale.
Il nuovo che avanza a scapito del vecchio, tecnologicamente parlando, è un concetto che vale anche per i lettori Dvd e Blu Ray: i primi hanno conosciuto un calo di domanda nei primi sei mesi dell'anno del 29%, i secondi sono cresciuti (sempre in volume)) del 20% raggiungendo quota 1,5 milioni di unità vendute.

Chi, in questo scenario a luci ed ombre può permettersi di sorridere senza problemi, sono sicuramente i vendor di smartphone. Nei primi sei mesi il settore ha conosciuto un incremento del 79% a quantità e ha compensato il calo del 15% delle vendite dei cellulari tradizionali. Oggi più di un telefonino su tre venduto in Europa è uno smartphone (e quasi il 43% di quelli venduti a giugno sono a piattaforma Android) e tale dato, secondo Gfk, è destinato ad aumentare ulteriormente.
Doverosa chiusura con il comparto del bianco, che a Berlino dimostra di essere un'industria che ha saputo cogliere l'opportunità di cavalcare l'innovazione tecnologica per trovare nuovi stimoli di crescita. Il dettaglio del primo semestre dice che le vendite di piccoli elettrodomestici (fra cui macchine per caffè espresso, aspiratori robot, food preparator e spazzolini da denti elettrici) sono cresciute in Europa dell'8, con picchi ben oltre le due cifre in vari Paesi dell'Est. Più o meno agli stessi livelli, nonostante la scarsa dinamicità di alcuni mercati, il bilancio dei grandi elettrodomestici, settore che ha visto la Russia raggiungere il tetto di vendite toccato nel lontano 2006.

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