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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2011 alle ore 10:36.

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Basta entrare nell'immenso padiglione occupato da Samsung e vedere ovunque il marchietto "Smart Tv" per capire che la televisione, in quanto apparecchio elettronico "tout court", non è più l'elemento più importante da mettere in vetrina e mettere in risalto negli enormi cartelloni pubblicitari appesi alla facciate dei palazzi.

Certo la presenza di flat Tv all'Ifa, tutte o quasi con capacità 3D, è ancora preponderante alla kermesse berlinese e non solo nello stand della casa coreana, ma dal primo vendor al mondo in questo settore il messaggio spedito al mercato e ai consumatori è esplicito: la Tv ha sposato in toto il verbo delle apps.

E l'annuncio operato da Samsung all'apertura dei lavori di Ifa va proprio in direzione, visto e considerato che tutti i televisori e i lettori Blu-ray equipaggiati con la piattaforma Smart Tv offriranno in esclusiva (a partire dall'autunno) i video 3D di YouTube in alta risoluzione in formato 720P Hd, attraverso apposita applicazione precaricata di serie nel televisore. Annuncio che ha messo in secondo piano l'unica vera novità di prodotto esibita a Berlino, e cioè il nuovo modello 3D da 60 pollici della serie Led D8000.

Per rimanere sul trono delle vendite - il gigante coreano vanta in Europa (i dati sono di Gfk ed aggiornati a fine giugno) una quota di mercato del 30,8% nel segmento dei televisori a schermo piatto Lcd/Led al plasma e del 46,9% per ciò che concerne gli apparecchi 3D – il fatto di avere un menu di apps capace di soddisfare i gusti e le preferenze di tutto il pubblico è secondo Samsung un fattore assai importante. L'Apps Store della piattaforma Smart Tv è ormai ricca di circa un migliaio di applicazioni, i download sono prossimi a raggiungere quota 10 milioni su scala mondiale e fra le tante disponibili c'è (da metà luglio) anche Smart View, che permette di visualizzare sugli smartphone Galaxy e sui tablet Galaxy Tab 10.1 collegati via Wi-Fi al televisore le immagini riprodotte sullo schermo di quest'ultimo.

La riprova che il fenomeno sta prendendo piede, fanno notare da Samsung, arriva direttamente dal mercato. A giugno, a tre mesi dal lancio commerciale, le consegne delle Smart TV avevano superato le due milioni di unità in tutto il mondo (di cui 730mila negli Usa e 710mila in Europa), andando ben oltre l'accoglienza ricevuta a suo tempo dai primi modelli Led. Per il servizio di video on demand Explore 3D, da fruire in streaming attraverso la connessione a banda larga del televisore, sono oltre due milioni di accessi registrati in tutto il mondo, di cui la metà in Europa. E infine c'è l'autorevolezza dei partner che mettono a disposizione i propri contenuti: la Berlin Philharmonic e il Real Madrid, ospiti d'eccellenza della compagnia coreana all'Ifa, sono gli ultimi colpi messi a segno da Samsung per arricchire il suo già ricco bouquet e sfidare quelli della concorrenza, vale a dire quelli offerti da Sony con la sua Internet Bravia Tv, da Panasonic attraverso Viera Connect e relativo Connect Market e da Toshiba con il suo Places accessibile anche da tablet e notebook.

A specifica domanda se la moda delle "smart Tv" stia effettivamente prendendo piede anche in Italia, il Vice Presidente della divisione Audio Video di Samsung Electronics Italia Paolo Sandri ha risposto senza indugi definendo "molto buono l'interesse dimostrato dai clienti". L'ottimismo del manager italiano deriva anche dalla consapevolezza di dare un nuovo scossone a un mercato, quello dei televisori, che in Italia secondo Sandri chiuderà ancora in attivo sotto il profilo dei volumi (da 6,3 a 6,5 milioni di pezzo la stima per il 2011) ma che rischia di compiere passi da gambero alla voce fatturato, con il serio rischio di tornare ai livelli del 2009. Le Tv dotate di connettività Internet e di piattaforma per l'accesso a contenuti e servizi, nonché della tecnologia 3D (in Europa la quota di venduto dei modelli con capacità tridimensionali è salita al 16%), sono in tal senso la strada maestra per uscire dall'impasse di prezzi al consumo che continuano a scendere e il cui valore medio (per Lcd e Led) è arrivato a giugno a 355 euro.

La convinzione di Sandri è che "l'offerta di contenuti e di servizi delle smart tv, per esempio quella di video recording su chiavetta Usb esterna, sarà tale da poter essere la prima scelta per i consumatori" anche in presenza di alternative come la Google Tv o la stessa Apple Tv o i palinsesti a misura d'utente delle televisioni a pagamento (leggi Sky e Mediaset). E le previsioni di domanda fatte proprie dal manager di Samsung sono per l'appunto il frutto di tale convinzione: 400mila pezzo il consuntivo del mercato italiano nel 2010, oltre un milione l'aspettativa di vendita per il 2011 e 2,5 milioni il risultato che, nella migliore delle ipotesi, si potrebbe raggiungere nel 2012.

L'altra faccia della stessa medaglia sono i sistemi, come il nuovo Stor.e Tv Pro che Toshiba ha messo in vetrina all'Ifa (sarà disponibile in Europa nel quarto trimestre), per trasformare in "smart" un televisore tradizionale non connesso a Internet. Nel caso specifico si tratta di una console multimediale dotata di tastiera e trackpad per controllare il puntatore, collegato alla Tv tramite porta Hdmi, che permette di abilitare sia la navigazione in Rete via browser che l'accesso al negozio di contenuti e servizi Toshiba Places e perfino sessioni di videoconferenza. In attesa che nei negozi i Tv intelligenti spodestino del tutto quelli convenzionali – secondo Display Search circa il 75% delle flat Tv vendute nel 2011 non saranno dotate di connettività Internet – per i patiti delle apps e dei contenuti à la carte le possibilità di entrare (a costi contenuti) nel mondo smart non mancano di certo.

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