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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2014 alle ore 18:51.
L'ultima modifica è del 09 settembre 2014 alle ore 22:05.

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Come da anticipazioni Apple ha lanciato due nuovi iPhone: si chiamano iPhone 6 e iPhone 6 Plus e hanno dimensioni maggiori rispetto al 5s, che ha una diagonale da 4 pollici. Il 6 vanta 4,7 pollici e il 6 Plus 5,5. Altra novità riguarda il display, che ora si chiama Retina HD e secondo il ceo Tim Cook è il più «grande avanzamento nella storia dell'iPhone». Le specifiche: 326ppi, con una risoluzione 1.334 x 750.

L'annuncio - che sulle prime battute ha scaldato la Borsa, per poi ripiegare sulla parità - si tiene sul palco del Flint Center for Performing Arts di Cupertino, lo stesso dove Steve Jobs trent'anni fa presentò il primo Mac. Apple ha così deciso di allargare i suoi iPhone seguendo quella che ormai è una prassi per i competitor, Samsung in primis. In particolare il modello da 5,5 pollici si avvicina ai 5,7 pollici del Galaxy Note e dunque entra nella categoria dei phablet.

L'iPhone 6 e il 6 Plus saranno in vendita negli Stati Uniti e in altri 8 Paesi a partire dal 19 settembre, con preordini dal 12, per arrivare a 115 paesi entro fine anno. In Italia l'iPhone 6 sarà ordinabile dal 26 settembre e il prezzo partirà dai 729 euro per il modello 16 giga, mentre l'iPhone 6 Plus da 839

I nuovi iPhone hanno un estetica tutto sommato simile al precedente, anche se sono più sottili: si passa dai 7,6 millimetri dell'iPhone 5S ai 6,9 del 6 e i 7,1 del 6 Plus. Hanno inoltre una fotocamera che resta da 8 megapixel ma migliora le sua permormance, grazie anche allo stabilizzatore ottico.

Tim Cook ha introdotto anche Apple Pay. Il nuovo sistema permette di pagare attraverso il telefonino direttamente nei negozi lasciando a casa le proprie carte di credito che saranno registrate prima su iPhone, che però - dice Apple - non memorizzerà i numeri delle carte stesse. Avrà un sistema di sicurezza basato sulla lettura delle impronte digitali. Apple ha anche stretto accordi con migliaia di gruppi commerciali e con banche.

Infine è arrivato il momento del "One more thing" che ha reso celebre Steve Jobs. E così Cook ha introdotto l'Apple Watch (rispetto alle anticipazioni, il nome ha perso una "i"). «Sarà il dispositivo più personale che abbiamo mai creato» ha commentato Tim Cook. Il look è quello di un orologio tradizionale, con una rotellina sul fianco (Digital Crown), utilizzabile per muoversi fra le schermate del display o per ingrandire le immagini.

Anche se parlare di un unico look è difficile. Esistono infatti due dimensioni di orologio, tentativo di Apple di piacere anche al pubblico femminile che fino a oggi non ha trovato sul mercato smartwatch realmente indossabili. Inoltre l'interfaccia è personalizzabile ed esistono diversi cinturini: dal più sportivo in plastica colorata a quelli più eleganti metallici. Le funzioni sembrano incentrate prevalentemente sul fitness e in generale il monitoraggio di dati biometrici. Non è una grande novità, il mercato dei braccialetti intelligenti è ormai abbastanza affollato. Il design sembra dire qualcosa di più, ma bisognerà provare l'Apple Watch per capire le sue effettive potenzialità. Arriverà sul mercato a inizio 2015 e per funzionare in maniera completa avrà bisogno di essere abbinato a un iPhone, dal 5 in su. Un limite rispetto ad alcuni modelli recenti annunciati all'Ifa che integrano gps (Apple Watch non ce l'ha) e Sim per le telefonate. Intessante invece la possibilità di usare l'orologio di Cupertino per i pagamenti di Apple Pay.

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