Che cosa ricordate di quel giorno?

11 Settembre 2001: il giorno della prima Webdebacle planetaria

Dieci anni per Internet rappresentano un'eternità. E portano a seppellire in qualche file dimenticato della memoria quel che scatenarono l'11 settembre del 2001 le centinaia di milioni di persone che, nel mondo, nelle drammatiche ore dell'attacco terroristico alle Torri gemelle scattarono quasi all'unisono alla ricerca di notizie in tempo reale. ...

Niente a New York è come otto anni fa. Il sindaco ha piazzato le seggiole su Broadway giù fino a Times Square trasformando il centro del mondo in una paciosa piazza di paese. Sulla vecchia ferrovia sopraelevata High Line, che serviva dal 1934 i 250 mattatoi urbani, c'è un giardino pensile che ingentilisce le putrelle del secolo di ferro, il Novecento, con i fiori selvatici e l'erba aromatica di un XXI secolo appena sbocciato. I taxi si pagano ...

Il cinismo dei mercati e la paura di accendere la tv

LIVIO DALLE DI VONTOBEL«L'11 settembre rimane un ricordo indelebile per chi opera sui mercati. Il gestore cerca sempre di immaginare quale impatto possa avere una variabile di tipo micro/macroeconomico o geopolitico sulla sua attività. Quel giorno, quando divenne chiara la dinamica reale degli avvenimenti, nessuno osava dare interpretazioni su quello che stava avvenendo. La realtà' aveva superato ogni immaginazione: dagli uffici centrali della ...

Obama: il modo migliore per rispondere ai terroristi è restare uniti e perseguire la tolleranza religiosa

11 settembre, gli Stati Uniti lo ricordano così (Afp)

Nel nono anniversario dell'attacco alle Torri Gemelle negli Stati Uniti sono molte le cerimonie di commemorazione. Cominciamo con quella che vede impegnato il presidente Barack Obama che partecipa a una cerimonia al Pentagono. Gli Stati Uniti non saranno «mai in guerra con l'Islam», perché non è l'Islam all'origine dell'11 settembre, «ma al Qaeda». Obama ha lanciato un messaggio di riconciliazione nel giorno del nono anniversario dell'11 ...

Stavo camminando per Boston, mi misi a piangere

DAVID WEINBERGER, TECNOLOGO E FILOSOFO AMERICANO»Una settimana dopo l'11 settembre stavo camminando per Boston e ho iniziato a piangere. Ma quella volta non era al pensiero di chi era morto. Stavo realizzando che l'illusione della sicurezza era svanita per me e – peggio – per i miei figli: il mondo è insicuro e ingiusto. Gli americani generalmente non hanno questa consapevolezza. Alcune delle reazioni del mio paese all'11 settembre possono ...

Al Qaida entrò nelle nostre vite nel modo più traumatico

VALERIO CASTRONOVO, STORICO«L'11 settembre ha segnato l'irruzione traumatica sulla scena, contro i principi liberali e la vocazione modernizzante dell'Occidente, del fondamentalismo islamico radicale e parossistico di Al Qaida, intrecciato a una micidiale forma di terrorismo caratterizzato dall'apologia del "martirio suicida", un'arma propagabile dovunque e del tutto imprevedibile. Peraltro i prodromi di un integralismo confessionale con ...

Anche sui mercati fu difficile capire cosa stava succedendo

LEONARDO CERVELLI, DIRETTORE COMMERCIALE DI SELLA GESTIONI«L'11 settembre, quando dall'America cominciarono ad arrivare le notizie e le immagini televisive su ciò che stava accadendo, rimanemmo tutti come ipnotizzati. All'epoca non eravamo portati ad associare immediatamente eventi di tali proporzioni a un attentato terroristico, ma razionalmente ci rendemmo subito conto che non poteva trattarsi di incidenti o casualità. ...

Il mio primo 11 settembre fu nel 1973

ERRI DE LUCA, SCRITTORE«Il mio primo 11 settembre storico risale al 1973, la democrazia cilena di Salvador Allende rovesciata dal colpo militare del generale traditore Pinochet, la morte in combattimento del presidente. Fu un 11 settembre che mobilitò la gioventù del mondo nelle piazze, a lungo, e la nostra in particolare. L' 11 settembre delle torri crollate invece mi riguardò come spettatore inerte abbagliato dalla televisione che ripeteva ...

Continuavano a telefonarmi, credevo fosse uno scherzo. Poi il dramma che ha colto impreparato l'Occidente

MASSIMO CACCIARI, FILOSOFO«L'11 settembre 2001 ero in casa, stavo scrivendo. Mi hanno chiamato dicendomi che stavano attaccando New York. Dovevo lavorare, mi sono molto arrabbiato. Poi ho acceso la televisione e mi sono reso conto che era vero. E' stata una svolta epocale. L'Occidente era assolutamente impreparato e ha risposto nella maniera più folle, scatenando una guerra priva di ogni nitidità. E' stata una rovinosa sconfitta con il risultato ...

Le foto dei dispersi sui muri come fossero le mie

MAURO CARBONE, AUTORE DI "ESSERE MORTI INSIEME"«Ero stato invitato a un convegno negli Stati Uniti, come unico europeo, il 20 settembre di quell'anno. Pochi giorni prima ci fu quell'evento tragico che sconvolse il mondo. Amici e colleghi mi consigliarono di non partire. Decisi di farlo per non cadere nella provocazione di quell'atto terroristico: la separazione, la paura, l'arroccamento. ...

La paura correva da New York al parlamento di Bruxelles

BENEDETTO DELLA VEDOVA, PARLAMENTARE DI FUTURO E LIBERTÀ«Quando successe ero in aereo da Roma a Bruxelles. Allora facevo l'europarlamentare. Con me c'era Marco Pannella. Quando arrivammo iniziarono ad arrivare gli sms. Non si capiva quello che era veramente successo. Anche al parlamento europeo c'era grande tensione. Ci fecero evacuare subito perché si temeva un attacco anche lì. Veniva considerata una sede a rischio. ...

Sembrava un film, ma era vero. Vittime in nome di Dio

MARGHERITA HACKRicordo che era primo pomeriggio, l'ora che dedico a una scorsa ai quotidiani, e avevo anche la televisione accesa, forse in attesa del telegiornale della rete 3, quando improvvisamente interruppero la trasmissione e assistemmo in diretta agli aerei che si buttavano contro le torri. Lì per lì pensai di assistere a un film, e solo dopo qualche secondo mi resi conto che purtroppo era tutto vero e centinaia di persone, a bordo degli ...

Pensai: nulla sarà come prima

ENRICO LETTA«In primo piano un uomo. Sullo sfondo, in alto, l'aereo che arriva, veloce, e si infila dentro il grattacielo. E' l'immagine dell'11 settembre che mi è rimasta negli occhi, perché nel preciso istante in cui l'ho vista ho avuto la sensazione fortissima e nitida che niente sarebbe stato mai più come prima. Nessuna cesura storica ha mai avuto, a mio avviso, questo carattere di simultaneità e istantaneità. Un trauma collettivo provato da ...

Parlavamo di musica, poi non restò nulla

LINUS, RADIO DEEJAYQuel giorno stavamo facendo una riunione: organizzavamo un premio sulla musica. Mentre parlavamo di Kelly Minogue ci è atterrato addosso questo dramma. Di quella riunione, e di quei programmi, non è rimasto nulla. A nove anni di distanza la mia sensazione è che non ci abbia insegnato nulla. Sono aumentati rancore e distanza. (Testo raccolto da Luca Salvioli) ...

Il dramma di New York e quello di Aldo Moro

MARCO BELLOCCHIO, REGISTA«In quel periodo stavo lavorando al film su Aldo Moro. La tragedia delle torri ovviamente mi colpì moltissimo. Decisi persino di modificare la sceneggiatura. Pensai di connettere il dramma di New York con quello di Aldo Moro, avvenuto 23 anni prima. Partire dalla tragedia del presente per parlare del passato. Poi abbandonai l'idea, mi parve azzardato: erano due eventi troppo grossi, due storie autonome. L'11 settembre ...

Quel sogno premonitore la notte prima

STEFANO MARUZZI, COUNTRY MANAGER DI GOOGLE ITALIA«Amo gli Stati Uniti, ci sono stato almeno 200 volte. Due giorni prima del disastro, il 9 settembre 2001, avevo un volo per la West coast. La notte ho fatto dei sogni strani. Avevo paura. La mattina sono andato a Malpensa, poi sono tornato a casa. I miei colleghi sono rimasti bloccati dall'altra parte dell'Atlantico per qualche settimana, con il blocco dei cieli. ...

Quegli aerei ci hanno portato in un mondo peggiore

ANGELO PANEBIANCO, POLITOLOGO «Il giorno dell'11 settembre mi trovavo a casa e stavo per mettermi a lavorare quando ho saputo dell'attacco alle torri e, come moltissimi italiani, mi sono messo davanti alla tv a seguire tutti gli aggiornamenti della vicenda, rimandando il mio lavoro di quel momento. Oggi non possiamo ancora sapere ciò che gli storici in futuro diranno di questo drammatico evento della storia, ma per ora possiamo dire con certezza ...

I mercati crollavano, puntammo sul franco svizzero

COMMENTO DAVIDE PASQUALI, PRESIDENTE PHARUS SICAV«Fu scioccante. Mi ricordo che eravamo in ufficio a guardare impietriti i mercati che crollavano pari passo con le torri gemelle, in attesa degli eventi. Non nascondo che in quel momento prendere una decisione fu una mossa anche cinica, da un certo punto di vista, ma doverosa per la salvaguardia dei patrimoni della clientela. In quel periodo gestivamo un Hedge fund. Dopo un comitato d'investimento ...

Ero a New York, ricordo la cenere, il rombo degli aerei e la sensazione di finimondo

RENZO PIANO, ARCHITETTOL'undici settembre ero a New York. Ho una casa a Midtown, tra l'89esima strada e Madison Avenue. Avevo degli appuntamenti a downtown quella mattina. Da buon genovese ci andai a piedi. Quando ero all'altezza della 60esima strada crollò la prima torre. Fu un'esperienza terribile: le ceneri nere nel cielo, una sensazione di finimondo… Tutta la settimana fu difficile. Di quei giorni mi è rimasto impresso soprattutto il rombo ...