Fisco, pensione, casa, lavoro: ecco le scadenze e le novità in arrivo nel 2014
Dalla legge di Stabilità al Milleproroghe, molti provvedimenti entrano in vigore dal primo gennaio, ma non solo: scattano anche i nuovi requisiti pensionistici della riforma Fornero. Le novità da non perdere di vista
a cura di Rossella Cadeo
16. Le scadenze del 2014 / Previdenza

Altri esodati salvaguardati
Con un'operazione da 950 milioni tra il 2014 e il 2020, per il prossimo anno vengono salvaguardati altri 17mila esodati.
Legge di Stabilità 2014, n. 147/2013
Prelievo sugli assegni d'oro
Confermato il contributo di solidarietà sulle "pensioni d'oro": scatta nella misura del 6% sugli assegni superiori ai 90.126,26 euro l'anno, del 12% per quelli superiori ai 128.811,80 euro annuo e del 18% per la parte eccedente i 193.217,70 euro l'anno. Introdotto anche un tetto al cumulo tra pensioni e stipendi da incarichi pubblici: non potranno superare i 302mila euro l'anno. Per i vitalizi di parlamentari, rappresentanti regionali e membri della Consulta il contributo di solidarietà dovrà essere istituito autonomamente da Camera, Senato, Corte costituzionale e Regioni
Legge Stabilità 2014, n. 147/2013
Sale l'aliquota artigiani
Aumentano i contributi degli iscritti alle gestioni artigiani ed esercenti commercio. Dal 1° gennaio 2012 le aliquote contributive pensionistiche sono incrementate di 1,3 punti e successivamente di 0,45 punti ogni anno fino al 24 per cento. Quindi le aliquote per il 2014 sono pari al 22,20 per cento. Per i soli iscritti alla gestione degli esercenti attività commerciali, c'è anche lo 0,09% a titolo di aliquota aggiuntiva ai fini dell'indennizzo per cessazione definitiva dell'attività.
Legge 214/2011, articolo 24, comma 22
Rincari con più pensioni
Per i soggetti iscritti alla Gestione separata, assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie o titolari di pensione, l'aliquota contributiva e di computo per il 2014 è elevata al 22 per cento. Per chi non è pensionato o non è già assicurato ad altra forma previdenziale obbligatoria vi è l'ulteriore aliquota contributiva dello 0,72% per il finanziamento dell'estensione agli stessi della tutela relativa a maternità, assegni familiari, ricovero,
malattia e congedo parentale.
Legge 92/12 mod. da L. 134/12 e Stabilità 2014
Blocco per le partite Iva
Bloccato l'aumento disposto disposto dalla riforma Fornero per i contribuenti che versano la contribuzione alla gestione separata Inps: per l'anno 2014, per i lavoratori autonomi, titolari di partita Iva, iscritti alla gestione separata (legge 335/1995, articolo 2, comma 26) non iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, l'aliquota contributiva è pari al 27 per cento.
Legge di Stabilità 2014, n. 147/2013
Rivalutazione all'1,2%
Fissato all'1,2% il tasso di rivalutazione provvisorio delle pensioni a titolo di perequazione automatica per il 2014. Per il 2013 confermato il tasso del 3 per cento. Con l'adeguamento 2014, la pensione sociale sarà pari a 368,88 euro, l'assegno sociale a 447,61 euro e le pensioni integrate al minimo a 501,38 euro.
Dm Economia e Lavoro 20 novembre 2013
Adeguamento a fasce
Per il triennio 2014-2016 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici spetta: al 100% per quelli complessivamente pari o inferiori a tre volte il trattamento minimo Inps; al 95% per quelli fino a quattro volte; al 75% per quelli fino cinque volte; al 50% per quelli fino a sei volte; al 40% per il 2014, e al 45% sia per il 2015 che il 2016, per i trattamenti pensionistici superiori a sei volte il minimo Inps, sempre in riferimento all'importo complessivo dei trattamenti. Per il 2014, la rivalutazione non spetta alle fasce di importo oltre sei volte il minimo.
Legge di Stabilità 2014, n. 147/2013
Più anni per l'assegno
Aumentano i requisiti per la pensione per l'adeguamento alla speranza di vita (riforma Fornero). Nel 2014 per fruire della pensione anticipata agli uomini occorrono 42 anni e 6 mesi di contributi (alle donne 41 anni e 6 mesi); per la vecchiaia 66 anni e tre mesi (dipendenti, autonomi e lavoratrici del pubblico), oppure 63 anni e 9 mesi (lavoratrici privato) oppure 64 e 9 mesi (autonome).
Dl 2011/2011 convertito in Legge 214/2011
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