Il made in Italy che si trasforma: nella patria del prosciutto crudo ora si produce (anche) il pastrami
Questione di business. Ma non solo. Il cibo e l'agricoltura made in Italy continuano ad adattarsi ai cambiamenti della società, aprendo a piatti e coltivazioni non propriamente originarie dei nostri luoghi. Le imprese italiane sperimentano, innovano, ibridano: ma sempre con il loro tipico "saper fare".
di D. Aq.
2. Kebab
Kebab deriva dall'arabo kabāb, termine con cui si indica in modo generico la carne arrostita. Il primo a commercializzarla come cibo da asporto fu l'immigrato turco Mehmet Aygun, nel 1971 a Berlino. Lo spiedone verticale, il Döner (in turco: "rotante"), pare sia stato inventato (ma mai brevettato) da un altro immigrato turco in Germania, Kadir Nurman.
Una singolare variante italiana resta il Kebabun (in piemontese «buon kebab»). Servito nei locali di Eataly, è stato ideato da Sergio Capaldo, titolare dell'azienda di carni La Granda: è un Döner di sola razza piemontese, condito con sale integrale di Cervia e avvolto in una piada di grano romagnolo.
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