I falsi miti sui lavoratori over 60. Perché non è vero che i giovani sono più produttivi, motivati e flessibili
Il settimanale britannico ha pubblicato il report "Is 75 the new 65? Rising the challenge of an ageing workforce" sulla forza lavoro e gli effetti dell'invecchiamento della popolazione. Ecco quali sono i falsi miti svelati dai 480 dirigenti d'azienda europei intervistati
di L.B.
1. I lavoratori più vecchi sono meno produttivi?
(Fonte: The Economist - © Corbis)
No, il 71% degli intervistati ritiene che la percentuale dei lavoratori di età superiore a 60 anni aumenterà entro il 2020, ma il 46% giudica che la loro produttività non sia di livello inferiore rispetto a quella dei più giovani. L'invecchiamento non è dunque il problema ma la realtà: un tasso di natalità in discesa libera e un'aspettativa di vita che continua ad aumentare sono dati effettivi, non proiezioni. La soluzione non è nel cambiare le persone ma cambiare l'organizzazione del lavoro.
Se adesso i manager sono tutti concentrati nel controllo dei costi (per il 57% degli intervistati) e nell'apertura a nuovi mercati (33%), nel 2020 le priorità dovranno essere l'innovazione (49%) e la capacità di talent management (42%) cioè lo sviluppo, il mantenimento e la formazione professionale delle risorse umane unita alla capacità di attrarre nuovi talenti.
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