Era stata richiesta dal Tribunale fallimentare di Milano nella dichiarazione di insolvenza. Le banche firmano l'accordo per Antichi Pellettieri, rally del titolo

Giovanni Burani ha consegnato personalmente venerdì mattina al curatore fallimentare di Burani Designer Holding la contabilità della società, come richiesto dal Tribunale fallimentare di Milano nella dichiarazione di insolvenza.

L'ex presidente della holding olandese, controllante di Mariella Burani Fashion Group si è recato nello studio del curatore fallimentare, Diego Moscato, a Milano e ha portato uno scatolone di documenti. Burani, accompagnato dall'avvocato di Bdh, Giuseppe Amoroso, si è trattenuto per quattro ore nell'ufficio di Moscato.

Le banche creditrici hanno, intanto, firmato l'accordo di ristrutturazione del debito di Antichi Pellettieri. La controllata di Mariella Burani Fashion Group ha completato il processo di asseverazione del piano industriale e finanziario, ai sensi dell'articolo 76 della legge fallimentare, e ha sottoscritto con le banche creditrici l'accordo di ristrutturazione del proprio debito.

Il via libera delle banche ha permesso al titolo di chiudere col botto la seduta a Piazza Affari. Le azioni della società hanno terminato le contrattazioni con un +14,22% a 0,731 euro toccando i massimi in chiusura dallo scorso 7 gennaio. L'accordo di ristrutturazione prevede il consolidamento e riscadenziamento dell'indebitamento finanziario di Antichi Pellettieri di importo pari a 71 milioni, che dovrà essere rimborsato, unitamente agli interessi che matureranno a un tasso del 3,5% l'anno in un'unica soluzione al 31 dicembre 2014.

Nel quadro generale della complessa vicenda che vede al centro la casa di moda di Cavriago, infine, questa mattina sono effettuate perquisizioni nella sede di Centrobanca, che nel 2008 si è occupata dell'Opa parziale volontaria lanciata su Mariella Burani Fashion Group dalla controllante Mariella Burani Family Holding. Nell'ambito della stessa attività istruttoria i pm milanesi titolari dell'inchiesta, Luigi Orsi e Mauro Clerici, sentiranno come persone informate sui fatti alcuni dirigenti della banca.
Il cda di Burani chiede il concordato preventivo
Nel mirino della Procura quell'Opa ardita del 2008

 

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