La Bce segnala il rischio di squilibri a livello globale, che all'indomani della crisi tornano a rappresentare un «fattore di rischio fondamentale» per la stabilità economica e finanziaria. In un articolo speciale del suo bollettino mensile, la Banca centrale europea scrive che «al momento attuale, gli squilibri mondiali continuano a rappresentare un fattore di rischio fondamentale per la stabilità macroeconomica e finanziaria su scala internazionale». Sottolineando anche che il ritorno degli Stati Uniti alla crescita economica rischia di assomigliare a precedenti episodi di ripresa sganciata da un aumento dell'occupazione.

Soffermandosi sugli squilibri globali la Bce accenna al forte disavanzo commerciale degli Usa, finanziato in particolare dagli acquisti di titoli di Stato americani dalla Cina, il cui surplus nel commercio estero sta comportando tassi di crescita stellari. Secondo l'Eurotower la riduzione degli squilibri globali durante la crisi «è stata solo parziale e probabilmente di natura per lo più temporanea». La conclusione degli esperti della Bce è che «esiste un forte interesse a evitare per il futuro una correzione disordinata, che risulterebbe costosa per tutte le economie»: serve «una risposta mondiale e significativa sul piano delle politiche economiche».

Tassi Eurolandia adeguati, inflazione moderata. Il livello dei tassi d'interesse nell'area euro, con il tasso principale all'1%, ''continua ad essere adeguato'', scrive ancora la Bce. ''Ci si aspetta che l'inflazione resti moderata nell'orizzonte temporale rilevante per la politica monetaria'' nonostante a marzo, nell'Ue-16, sia accelerata all'1,5% superando le attese di mercato.

Più incentivi occupazione e flessibilità salari. ''Nel mercato del lavoro, una sufficiente flessibilità dei salari e il potenziamento degli incentivi all'occupazione sono necessari per prevenire una disoccupazione strutturale più elevata nei prossimi anni''.

Grecia: bene Ue, più rigore su procedure deficit. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea ''accoglie con favore la dichiarazione sulla Grecia diffusa il 25 marzo dai capi di Stato e di governo dei Paesi dell'area euro''. Il consiglio ''sostiene appieno l'intento di rafforzare la sorveglianza sui rischi economici e di bilancio nonchè i relativi strumenti di prevenzione, fra cui la procedura per i disavanzi eccessivi''.

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DOSSIER / Il caso Grecia

 

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